Dinamo, Sardara parla di mercato

Il presidente del Banco di Sardegna Sassari, Stefano Sardara, in un’intervista al Corriere dello Sport fa un bilancio lusinghiero della stagione della Dinamo e parla di mercato. “La cosa più bella è che se guardi il percorso degli ultimi anni dopo Milano trovi Venezia e Sassari, che hanno anche una Europe Cup a testa. L’unica differenza con Venezia è che loro hanno vinto lo scudetto a gara sette, ma siamo lì”.

“Da cosa ripartiremo? Da quello che si è visto lunedì: i 5000 tifosi in Piazza d’Italia che hanno festeggiato e ringraziato la squadra arrivata seconda. Ripartiamo da una cultura di club che davanti al risultato sportivo mette dei valori, e lo ribadiamo in un anno in cui abbiamo vinto qualcosa”.

Il mercato: “Ripartiamo da Pozzecco, Gentile, Spissu, Bucarelli, Diop e Devecchi, che sono tutti sotto contratto. Manca solo Achille Polonara, che vorremmo rimanesse. Gli stranieri? E’ tutto un discorso in divenire. La priorità non è il singolo, ma l’idea di non smantellare il gruppo per continuare il progetto. Non sarà facile tenerli, tutti sono stati valorizzati. Poi dipende anche da chi tieni, perché è un gioco di incastri: in funzione di un play ci vuole un certo tipo di pivot o viceversa. Ci sono club più ricchi, noi sul piatto possiamo mettere l’ambiente e un certo modo di vivere la pallacanestro. Nella scelta dei giocatori teniamo conto della fame e delle motivazioni, che fanno la differenza”.

Il fattore Pozzecco: “Conosco Gianmarco da 10 anni, abbiamo passato tanto tempo insieme per motivi personali. Sapevo che tecnico è: ha poco da invidiare a chiunque, e soprattutto so che ha doti umane di altissimo livello. Quando abbiamo dovuto cambiare allenatore, le sue caratteristiche erano le migliori per noi, e qui può lavorare con la serenità giusta per esprimersi al meglio. Ora potrà scegliere di costruire la squadra secondo le sue preferenze, ma l’anello di congiunzione resta il g.m. Federico Pasquini che ha già lavorato con Vincenzo Esposito l’estate scorsa”.

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