Cuore Cantù, Avellino ko in volata

La Red October Cantù gioca solo due quarti (il primo e l’ultimo) ma sono sufficienti per piegare le risistenze della Sidigas Avellino al termine di un match al cardiopalmo (75-74). L’eroe di serata tra le file dei brianzoli è un JaJuan Johnson semplicemente immenso che chiude la propria partita con una prova da 35 punti e 14 rimbalzi. 

La vittoria di Varese contro Reggio Emilia nel primo posticipo dell’undicesima giornata obbliga la Red October Cantù a non sbagliare contro la Sidigas Avellino per non restare invischiata nei bassifondi della classifica. Ed infatti la formazione di coach Bolshakov parte subito con una grinta ed una determinazione fino a questo momento sconosciute. I padroni di casa cercano la prima mini fuga volando sul 5-0 ma Avellino è squadra esperta e non si lascia intimidire. A spingere l’attacco dei padroni di casa è un JaJuan Johnson in serata di grazia che con i suoi 14 punti mette letteralmente in crisi la difesa di Sacripanti. Cantù non sbaglia un colpo e, grazie ad un perfetto 4/4 dall’arco dei tre punti, chiude la prima frazione sul comodo 28-17. Dopo avere incassato la sfuriata dei padroni di casa nel primo quarto, la Sidigas recupera punto su punto, sfruttando l’inevitabile calo delle percentuali al tiro dei brianzoli. Randolph si mette a sparare dai 6,75 m mentre Fesenko detta legge nel pitturato e le due squadre vanno all’intervallo lungo sul punteggio di 38-37 nonostante un altro quarto stellare di un Johnson da 20 punti e 9 rimbalzi in 10 minuti di utilizzo.

La pausa lunga raffredda gli animi delle due squadre e a risentirne maggiormente è la formazione di casa le cui mani, a dire il vero, erano già gelide da qualche minuto. Avellino, nonostante i tanti errori dal campo, è più lucida e dalla lunetta del tiro libero trova punti preziosi con Ragland ed Obasohan che valgono il sorpasso biancoverde (43-49). Il playmaker di West Springfield con un passato in Brianza prende per mano l’attacco dei Lupi irpini, ma è la bomba del killer silenzioso Marques Green a regalare alla Sidigas il vantaggio in doppia cifra a 10 minuti falla sirena finale (47-57). Dopo un blackout durato 20 minuti, Cantù prova a rimettersi in carreggiata con un parziale di 11-2 per aprire l’ultima frazione, ancora nel segno di un JuJaun Johnson semplicemente incontenibile. Dall’altra perte, però, ci pensa il solito Joe Ragland a rispondere colpo sul colpo ai tentativi di rimonta dei padroni di casa per un finale di gara incandescente. I liberi di Waters fanno 74 pari a 40 secondi dalla sirena finale, mentre dall’altra parte l’errore di Ragland regala un altro possesso ai padroni di casa. Darden, dalla lunetta, realizza il canestro del 75-74 e sbaglia volontariamente il secondo costringendo Leunen ad affidarsi alla preghiera sulla sirena. Il pallone non trova il bersaglio e la Red October può festeggiare una vittoria incredibile. 

In collaborazione con basketissimo.com

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