Simone Anzani se l’è vista brutta: “Sono rinato”

Simone Anzani se l’è vista brutta

Simone Anzani è letteralmente rinato dopo alcune settimane di apprensione per una problematica cardiaca. Il mondo del volley lo ha supportato rispettando la privacy, ma facendo sentire il proprio affetto, a partire dai compagni di squadra e dai dirigenti della Lube Volley. Ora che lo spavento è passato, l’atleta racconta le settimane difficili vissute quasi un mese dopo uno dei giorni più belli della sua vita, il matrimonio con Carolina. L’atleta originario di Como ha dovuto fare i conti con uno stop improvviso imposto dai medici del Coni per un sospetto fastidio al cuore. Una doccia fredda che si è consumata lo scorso 26 giugno e ha dato il via a un periodo di incertezze e di legittima paura sul fronte di salute, famiglia e lavoro. L’angoscia è alle spalle, tutto si è risolto nel migliore dei modi.

“Ho preso parte alla tappa di VNL in Olanda e sono stato sottoposto alle visite di rito al Coni nell’anno preolimpico. Durante la prova da sforzo si sono verificate delle aritmie. I medici mi hanno fermato per effettuare controlli ulteriori. I primi step sono stati un holter e una risonanza, ma era necessario investigare più a fondo. La strada migliore era quella di un piccolo intervento che avrebbe potuto richiedere anche l’ablazione. Tutto è andato liscio!” ha chiarito.

“Ho trovato grandi professionisti – ha aggiunto Anzani -. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta il professor Antonio Dello Russo e la professoressa Michela Casella, con la loro equipe. Mi sono sentito coccolato anche dal medico federale Piero Benelli e dal responsabile sanitario della Lube, Mariano Avio. Il primo non poteva essere presente, ma si è confrontato costantemente con il dottore del club. Ho trovato la massima disponibilità anche da parte di Armando Gozzini, il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria. Me la sono cavata con una mappatura e uno studio elettrofisiologico. Non sono stati evidenziati i problemi temuti, mentre i valori erano nella norma”.

“Ho ricevuto belle testimonianze di solidarietà a tutti i livelli, dai giocatori, da Chicco Blengini, Fabio Giulianelli, Simona Sileoni, Albino Massaccesi e Beppe Cormio, dai rappresentanti federali, dai tifosi e persino dagli avversari. Mi hanno contattato anche Eugenio Gollini e Angelo Lorenzetti. Il mondo della pallavolo mi è stato davvero vicino” la conclusione dell’atleta lariano.

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