
A margine della presentazione ufficiale della squadra di Milano Sportal.it ha intervistato il pezzo più pregiato del mercato del club meneghino.
A margine della presentazione ufficiale della Allianz Powervolley Milano Sportal.it ha intervistato il pezzo più pregiato del mercato del club meneghino, Fernando Kreling “Cachopa”, talentuoso palleggiatore brasiliano arrivato all’ombra della Madonnina dopo l’esperienza di Monza.
Innanzitutto come stai?
Bene, bene. Mi sento già molto meglio rispetto alla settimana scorsa. Ho ancora qualche fastidio, però secondo me fa ancora parte dell’infortunio. Ci vuole un po’ di tempo. Però sono sicuro che, magari già tra una settimana o dieci giorni, riuscirò a fare qualcosa. Speriamo…
Quanto ti sarebbe piaciuto giocare contro Modena?
Tantissimo. Sono proprio le partite che sogno di giocare. Stavo impazzendo in panchina. Non volevo in nessun modo saltare la prima con la nuova squadra. Mi è dispiaciuto tantissimo non essere in campo, però allo stesso tempo sono molto fiero della squadra, di quello che ha fatto.
Arrivi da un Mondiale poco soddisfacente con il tuo Brasile…
Sicuramente non è stato il Mondiale dei miei sogni, anzi. Però mi dà una spinta in più, una motivazione per migliorare qui in Italia e riuscire a ottenere un bel risultato, puntare sempre più in alto. E poi arrivare all’estate dell’anno prossimo a un livello più alto, con l’obiettivo di prendere una medaglia con la Nazionale. Quello, sicuramente.
Ora sei a Milano… lontano dal panettone, immagino! Com’è gestire la dieta in questo periodo?
Eh, è dura. Per noi atleti è difficile scappare dalla dieta. E adesso, che non mi sto muovendo troppo, devo stare ancora più attento a quello che mangio, alle calorie che consumo. È difficile, soprattutto con questo freddo… però fa parte della vita da atleta. È così.
Il calcio ti appassiona? Cosa pensi dell’arrivo di Ancelotti sulla panchina della Seleçao?
Sì. Mi piace. Secondo me stanno facendo un bel lavoro con la nazionale brasiliana. Ci voleva un allenatore così, importante, per portare esperienza e fiducia ai giocatori. Era da un po’ di anni che ci mancava. Abbiamo una squadra fortissima. Quello che ci mancava era proprio qualcuno che ci mettesse sulla strada giusta.