Quindicesima Coppa del Mondo di sci di velocità per Simone Origone e sesta per Valentina Greggio

Quindicesima Coppa del Mondo di sci di velocità per Simone Origone e sesta per Valentina Greggio

Simone Origone ha conquistato la quindicesima Coppa del Mondo della carriera, per Valentina Greggio è invece arrivata la coppa di cristallo numero sei: le avverse condizioni meteo non hanno consentito a Vars, Francia, di completare il recupero della quarta tappa di Coppa del Mondo, inizialmente prevista nella pirenaica Grau Roig.

Così per i due azzurri si è spalancata la via verso il trionfo a punteggio pieno nelle rispettive classifiche generali, dato che hanno vinto tre gare su tre ciascuno. Per Origone la quindicesima Coppa, la terza consecutiva, arriva a vent’anni esatti dalla prima del 2004 e nella classifica finale il valdostano con 300 punti ha prevalso davanti al francese Simon Billy, 240, mentre in terza posizione c’è il neozelandese Tawny Wagstaff con 155 punti.

L’ossolana chiude anch’essa a 300 punti in una stagione che l’ha vista anche cogliere il titolo iridato, costantemente davanti alla francese Clea Martinez che la segue in graduatoria a quota 240; terzo posto per la svedese Mathilda Persson (170). Queste le parole dei due fuoriclasse azzurri su fisi.org.

Simone Origone: “Oggi durante la premiazione stavo pensando che questa Coppa del Mondo è arrivata esattamente vent’anni dopo la prima. Negli altri anni ne hanno vinte una mio fratello Ivan, una Bastien Montes, una Simon Billy e due Klaus Schrottshammer. Non avrei mai pensato di arrivatro a questo punto, il pallino rimane sempre quello di stabilire il record del mondo, adesso aspettiamo di capire se lo sci velocità diventerà disciplina dimostrativa in occasione delle Olimpiadi francesi del 2030, dalla Francia lo danno per molto probabile. Nel caso dovrei centellinare le mie ginocchia per untare diretto a quell’obiettivo”.

Valentina Greggio: “Il mio livello di prestazione è tornato quello del 2016, è un peccato che le gare di qusta stagione siano state dimezzate. Avevo la sensazioni che quest’anno si sarebbe potuto pensare seriamente al record del mondo, su questa neve morbida mi trovo proprio a mio agio. Dopo due anni in cui faticavo, ho capito che sono io a fare la differenza. Ho avuto la fortuna di allenarmi a Vars nei giorni precedenti le gare, ho modificato alcuni piccoli aspetti nella posizione e le cose sono decisamente migliorate”.

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