
L'Italia del rugby domina la Namibia nel test match con un incredibile 73-6. Ora gli azzurri affronteranno il Sudafrica
Esordio convincente per l’Italia del rugby nei test estivi del 2025. La squadra guidata da Gonzalo Quesada ha rispettato le attese battendo nettamente la Namibia con un roboante 73-6, in una partita che ha mostrato solidità, entusiasmo e soprattutto la profondità di un gruppo che, anche senza i big, ha saputo rispondere presente. Record per gli azzurri che ottengono il miglior scarto di sempre in una partita, 67 punti di scarto. Il record risaliva al 1993 contro la Croazia.
Il ct argentino ha scelto di lasciare a riposo molti dei senatori, concedendo spazio ai giovani e agli atleti con meno esperienza internazionale. Una scelta che si è rivelata vincente: undici le mete messe a segno dagli azzurri, che hanno dominato il match dal primo all’ultimo minuto. Una prova maiuscola che consente a Quesada di guardare con fiducia ai prossimi impegni ben più impegnativi contro il Sudafrica, attuale numero uno del ranking mondiale.
L’Italia è partita subito forte. Conquista una meta di punizione dopo pochi minuti e approfittando dell’indisciplina avversaria, con la Namibia costretta a giocare in inferiorità numerica. Gli africani hanno provato a restare in partita con due calci piazzati di Tiaan Swanepoel, ma la differenza tecnica e fisica è emersa rapidamente. L’Italia ha allungato nel primo tempo con le mete di Trulla, Odogwu, Marin, Gesi e Menoncello, chiudendo la prima frazione sul 40-6.
Nella ripresa, il copione non è cambiato. Gli azzurri hanno continuato ad attaccare e a gestire il gioco con lucidità, senza mai concedere spazi agli avversari. Fusco, Spagnolo, Varney e ancora Trulla (autore di una tripletta) hanno firmato le altre mete, con la squadra di Quesada che ha concluso il match con un’altra meta tecnica, per un totale di undici segnature.
Una vittoria netta e senza sbavature che, seppur contro una Namibia in piena ricostruzione, dà morale e fiducia all’ambiente azzurro. Ora l’Italia è attesa dalla doppia, durissima sfida al Sudafrica