L’Italia chiude con tre bronzi nell’ultima giornata dei Mondiali di nuoto

L’Italia chiude con tre bronzi nell’ultima giornata dei Mondiali di nuoto

Cala il sipario sui mondiali d nuoto di Doha e l’Italia sorride: sono 12 le medaglie conquistate dagli azzurri (tre in più rispetto a Budapest 2022, l’edizione in cui era salita più volte sul podio) con Simona Quadarella che con le sue due medaglie d’oro nei 1500 e negli 800 stile è la vera regina della spedizione azzurra in Qatar. L’ultima giornata in vasca vede l’Italia conquistare tre medaglie di bronzo, nei 50 rana con Benedetta Pilato, nei 400 misti con una sorprendente Sara Franceschi e nella staffetta 4×100 misti maschile.

Benedetta Pilato si prende il bronzo nei suoi 50 rana, confermandosi su un podio iridato da cui non è mai scesa da quando è in Nazionale. “Una medaglia ci vuole sempre – sorride Benny, oggi chiamata al doppio impegno con la staffetta mista serale che chiude al sesto posto – Sono contenta per la medaglia, però mi dispiace perché questa non è la migliore versione di me stessa”. Pilato, dopo Federica Pellegrini (10) e Simona Quadarella (7), è diventata la terza italiana a collezionare almeno cinque podi individuali nei Campionati mondiali in vasca lunga.

Una batteria a risparmiare energie e una serata da incorniciare, carica di rivincite contro la sfortuna. Sara Franceschi firma l’impresa che non t’aspetti e dalla corsia 8 conquista un pazzesco bronzo, soprendendo avversarie e commuovendo il padre nonchè allenatore Stefano che da bordo vasca sembra credere ai propri occhi, e si mette in tasca il pass olimpico. Una medaglia, contro le avversità, quella della polivalente spesso fermata dagli infortuni, l’ultimo ad ottobre, nei momenti in cui doveva spiccare il volo e adesso l’ha fatto in Qatar.

L’oro è della britannica Freya Colbert e l’argento dell’israeliana Anastasia Gorbenko, che poi viene fischiata dal pubblico sia nel momento delle interviste a bordo vasca sia dopo la premiazione. “Dedico questa medaglia a mio nonno Claudio, che è venuto a mancare esattamente un anno fa, e a mio padre Stefano che mi è sempre stato vicino e che ha creduto in me anche nei momenti difficili – afferma Franceschi – È una medaglia incredibile, inaspettata perché ho passato un autunno non semplice. È arrivato anche il pass olimpico e ciò mi consente di essere più serena”. Per l’Italnuoto è la seconda medaglia nella specialità e il secondo bronzo: il primo fu conquistato da Novella Calligaris a Belgrado 1973.

Un po’ di giustificabile fatica e un dorso non incisivo come nelle recenti occasioni per Alberto Razzetti quinto nei 400 misti, dopo l’argento nei 200 farfalla e il terzo posto nei 200 misti per un Mondiale di alto livello. “Ero proprio stanco oggi – commenta Razzetti – ho provato a sorprendere gli avversari della corsia laterale ma non ci sono riuscito. Peccato, perché non sono andato neanche lontanissimo dal terzo posto. Tutto sommato sono contento: un quinto posto al mondiale. Settimana intensa, bilancio positivo. Ho nuotato oltre le mie aspettative. Sono soddisfatto”.

La certezza della Carta Olimpica al mattino e un bronzo scintillante al pomeriggio. La 4×100 mista non delude le aspettative e sale sul gradino più basso del podio, tornandoci dopo l’oro di Budapest 2022, trascinata da due campioni e galvanizzata da due giovani che nuotano in 3’31″59. Davanti ci sono solo gli Stati Uniti in 3’29″80 e l’Olanda in 3’31″23. Di altissimo livello la finale degli azzurri. Michele Lamberti (54″28) cambia al sesto posto; Nicolò Martienghi inserisce il turbo (57″97) e risale al terzo; posizione che mantengono un sorprendente Gianmarco Sansone (52″14) e Alessandro Miressi (47″20) che grazie ad un ultimo cinquanta in 25″19 accarezza anche il possibile sorpasso sugli olandesi.

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