
Il campione serbo ha annunciato, di fatto, il termine della collaborazione con l'ex tennista scozzese, iniziata in coda alla stagione 2024.
Così come a sorpresa era arrivato, alla fine della scorsa stagione, l’annuncio della collaborazione fra Novak Djokovic e Andy Murray, grazie alla quale lo scozzese avrebbe seguito, come allenatore, il campione serbo, in maniera inaspettata è arrivata anche la comunicazione della chiusura del sodalizio sportivo, in maniera anticipata rispetto alle previsioni che volevano Murray seguire Djokovic almeno fino a Wimbledon.
Lo stesso Djokovic, nella giornata di martedì, ha ufficializzato la separazione con un messaggio pubblicato sui propri canali social: “Grazie, coach Andy, per tutto il duro lavoro, il divertimento e il sostegno degli ultimi sei mesi, dentro e fuori dal campo. Mi è piaciuto molto approfondire la nostra amicizia” ha scritto il vincitore di 24 tornei del Grande Slam.
Nel corso di questa prima parte di stagione 2025 della racchetta, Djokovic non è ancora riuscito a raggiungere un obiettivo che sta cercando da quando, la scorsa estate, ha conquistato la medaglia d’oro olimpica a Parigi: vincere il suo torneo numero 100, in singolare, nel principale circuito professionistico del tennis mondiale.
Per Nole questi primi mesi di 2025 non sono stati particolarmente fortunati: dopo il raggiungimento delle semifinali agli Australian Open (si è arreso ad Alexander Zverev, poi sconfitto in finale da Jannik Sinner), Djokovic ha perso in finale a Miami contro il sorprendente Jakub Mensik, mentre negli altri Masters 1000 disputati (Indian Wells, Monte Carlo e Madrid) non è andato oltre il secondo turno. A Roma è assente per scelta personale: l’obiettivo è trovare la forma migliore per trovare l’agognata tripla cifra al Roland Garros.