
Il neoeletto Presidente della Lega Basket Serie A Maurizio Gherardini ha parlato a Radio Rai
Il neoeletto Presidente della Lega Basket Serie A Maurizio Gherardini ha parlato a Radio Rai: “Per me questa prima fase è soprattutto di studio e di apprendimento per conoscere al meglio le 16 realtà che formano la Lega, capirne le necessità e le priorità. L’augurio è di lavorare assieme, confrontandomi con ognuno dei club della nostra ‘famiglia’, sperando di arrivare a un consenso per lavorare in una certa direzione”.
“Anche per me si tratta di fare un cambio, passando da una prospettiva di gestione di un club per 40 anni a guidare 16 club che devono sentire la Lega come la loro casa, in base ai servizi che la Lega dà a tutti i club, studiando cosa possiamo eventualmente migliorare e aggiungere. Penso sia importante anche oltrepassare i confini a livello europeo, capire e studiare le cose che funzionano meglio nelle leghe più importanti d’Europa cosa può essere mutuato nella nostra realtà a livello di regole e sistemi. Ma sarà importante anche parlare di basket, visto che il nostro mondo sta attraversando cambiamenti importantissimi e a grandissima velocità. Per questo è molto importante che i club vengano protetti nei loro investimenti: mi riferisco in particolare a quello che è l’investimento primario per il futuro di questo sport, ossia i settori giovanili”.
“Oggi ci troviamo di fronte a nuove regole che permettono alle squadre universitarie americane di fare razzia di talenti dalle squadre di tutto il mondo e questo può mettere un po’ in crisi l’approccio delle società che vogliono continuare a formare talenti per il futuro di questo sport, sia per il club che per il Paese”.
“Poi ci sono altri temi; partendo sempre da un concetto di condivisione, mi piacerebbe dare rilevanza anche ai valori di sostenibilità e dell’innalzamento di parametri, legati non solo all’evento sportivo della domenica ma anche alla struttura di un club. Se cresce, questo aiuta a crescere l’intera Lega. Credo pertanto che ci debba una struttura in ogni club, partendo del presupposto che sono 16 realtà differenti, garantendo e sviluppando al meglio settori come il marketing, il ticketing e la comunicazione. Tutti aspetti che devono essere la base per ogni club, che siano grandi o meno”.