Elia Viviani, il retroscena del successo di Alkmaar

"Capito tutto dai computerini...".

Elia Viviani ha raccontato alla Gazzetta dello Sport il retroscena della vittoria al campionato europeo: “Non l’avevamo pianificata così, ma sapevamo che non sarebbe stata una gara scontata con l’epilogo della volata di gruppo. Troppe variabili: il percorso tecnico, il vento, il pavé. E infatti già dopo 15 chilometri il gruppo ha cominciato a rompersi”.

Decisivo Trentin: “Matteo è stato il nostro regista in corsa. Quando mancavano circa 65 chilometri alla fine, ci siamo detti che non potevamo più portare a spasso il gruppo, e Ballerini ha aperto le danze. Era una azione rischiosa, ma avevamo notato guardando i computerini che i ‘wattaggi’ erano già molto alti. Significava che in tanti erano al limite. Poi l’azione a tre l’abbiamo portata via all’uscita di una curva. Se ho avuto paura di spendere troppe energie? No, perché mi sentivo in grande giornata. In stato di grazia”.

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