Vicino al termine della propria avventura da professionista, il veronese è stato rieletto nella Commissione atleti dell'UCI per la pista.
Pur prossimo a chiudere la sua carriera da ciclista professionista, Elia Viviani non ha nessuna intenzione di abbandonare il mondo delle due ruote. Al contrario, nella giornata di venerdì, Viviani ha ricevuto il sostegno necessario a livello di voti per confermare il suo ruolo all’interno della Commissione atleti dell’Unione Ciclistica Internazionale per quanto riguarda la pista anche per il periodo di riferimento 2025-2029.
Il velocista veronese, eletto assieme alla neozelandese Ally Wollaston, ha ricevuto 113 voti, pari al 38,2 per cento delle preferenze. Non eletti, invece, l’olandese Harrie Lavreysen (103 voti, 34,8 per cento) e il venezuelano Clever José Martínez Moros (80 voti, 27 per cento). Il tasso di partecipazione alle elezioni ha sfiorato il 90 per cento, il mandato terminerà con il Congresso UCI del 2029.
Il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, ha accolto con grande felicità la notizia: “Una bella soddisfazione, che si aggiunge all’oro conquistato dalle ragazze dell’inseguimento ieri – ha detto -. Elia è una figura di spicco nel panorama sportivo italiano. La sua competenza ed esperienza sono un valore aggiunto per l’UCI”.
“Questa è anche la conferma dell’importanza che il nostro movimento conserva in ambito internazionale. Complimenti a Elia e Ally per l’elezione e un augurio di buon lavoro” ha poi concluso il massimo dirigente del ciclismo italiano. Viviani, classe 1989, resta così legato a doppio filo con il mondo del ciclismo e della pista in particolare, dove ha colto numerosi successi in carriera, fra i quali l’oro olimpico nell’Omnium a Rio 2016.
