Scattano i Mondiali di atletica paralimpica, Carlo Calcagni primo protagonista azzurro

Articolo di Aldo Seghedoni

Il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano correrà nella giornata di sabato il primo round dei 400 metri categoria T72.

Inizierà sabato 27 settembre l’edizione 2025 dei Mondiali di atletica paralimpica, sulle piste di Nuova Delhi, in India. La rassegna iridata, che vedrà gli atleti protagonisti sfidarsi al Jawaharlal Nehru Stadium, durerà otto giorni e andrà a concludersi il prossimo 5 ottobre. Diversi gli italiani in gara, con Carlo Calcagni primo protagonista azzurro.

Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, Vittima del Dovere e Mutilato per Servizio, sarà al via alle 15.05 italiane del primo round dei 400 metri categoria T72, di cui è detentore del record mondiale. La finale è poi prevista alle 14.45 di domenica 28. Calcagni sarà impegnato anche nei 100 metri categoria T72 martedì 30: round di qualificazione alle 6.35 italiane, finale alle 14.31.

Gli altri atleti azzurri impegnati in India sono Antonella Inga nel salto in lungo categoria T12, Marco Cicchetti nei 100 metri, nei 200 e nel salto in lungo T44, Maxcel Amo Manu e Francesco Loragno nei 100 e nei 200 metri T64, Oney Tapia nel getto del peso F11, Ambra Sabatini nel salto in lungo e nei 100 metri T63, Ndiaga Dieng negli 800 e nei 1.500 metri T20, Assunta Legnante nel lancio del disco F11 e F12, Riccardo Bagaini nei 400 metri T47, Oxana Corso nel getto del peso F35, Arjola Dedaj nel salto in lungo T11, Giuliana Chiara Filippi nel 200 metri T64.

Quella di quest’anno è la dodicesima edizione dei Mondiali di atletica leggera paralimpica. La scorsa edizione, svoltasi nel 2024 a Kobe, in Giappone, ha visto l’Italia conquistare due medaglie d’oro, con Carlo Calcagni nei 100 metri categoria T72 e con Oney Tapia nel lancio del disco riservato alla categoria F11.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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