Ora che è diventata grande, ma grande davvero, Nadia Battocletti stringe a sé ogni momento della sua vita
“Mi ricorda quando ero bambina”. In che senso, Nadia? “Sì, questo percorso mi riporta indietro a quando correvo nel parchetto vicino casa, a Cavareno, si chiama Parco Pineta. Qui a Lagoa mi sembra di rivivere quegli stessi sentieri”. Ora che è diventata grande, ma grande davvero, Nadia Battocletti stringe a sé ogni momento della sua vita, ogni attimo che ha contribuito a renderla la campionessa che è. Con papà Giuliano cammina e corre su e giù lungo il percorso degli Europei di cross di domenica, ne studia le caratteristiche, le insidie, le particolarità come la partenza in salita, la sequenza di curve e saliscendi, lo sterrato che appare piuttosto compatto.
Poi, nella conferenza stampa della vigilia di European Athletics, accolta da vera star dal presidente Dobromir Karamarinov, tratteggia le proprie emozioni e le speranze per la gara in Portogallo (7,470 km, start alle 13), alla ricerca del sesto titolo continentale della campestre (oro nel 2018-2019 da U20, 2021-2022 da U23, 2024 da assoluta), per entrare ancor di più nella leggenda di questo evento. “Spero di riuscire a confermarmi campionessa europea dopo il titolo di Antalya 2024 – commenta – ma non sottovaluto nessuna delle avversarie”. Tra tutte, la turca Can, le belghe Herbiet e Van Lent, la britannica Keith, la portoghese Machado, l’olandese Van Es, la svedese Lahti. Continua Nadia: “Mi trovo bene su questi percorsi, quello di due settimane fa nel test di Alcobendas non era così diverso. Sarò capitana della nostra squadra, che considero molto valida anche in questa edizione: dirò a tutti di rimanere focalizzati e di spingere forte”.
Tante le curiosità della stampa internazionale per quella che ormai è diventata un’icona continentale dell’atletica: “Se ho cambiato metodo di allenamento? Per ora soltanto nell’approccio più scientifico, con uno staff più ampio e specializzato, e sulla capacità di ascoltare meglio il mio corpo e le mie sensazioni. Quando finirò gli esami all’università sarò ancora più concentrata sulla mia carriera sportiva, fin qui non è stato semplice conciliare tutto”. In Portogallo non mancheranno i supporter del fan club ‘StraordiNadia’: “Mia mamma è la ‘presidente’ – sorride – sono la mia spinta in più con i loro cappellini e le loro bandiere”.
Al parco urbano della città dell’Algarve, in una mattinata da 18 gradi, tutti gli azzurri (42 in totale) scaldano i motori per una domenica che si annuncia soleggiata stando alle previsioni meteo della vigilia. Confermata la formazione della staffetta mista con Pietro Arese (“Percorso bello, molto tecnico, strano da dire: un vero cross, ma senza il fango”), Gaia Sabbatini, Marta Zenoni e Sebastiano Parolini. Il primo frazionista sarà ufficializzato soltanto nella mattinata della gara, e da regolamento si potrà modificare in corso d’opera l’ordine degli altri frazionisti a seconda dell’andamento della sfida. Portogallo e Spagna, sulla carta, le rivali più quotate per gli azzurri campioni in carica.