
Primo oro per l'Italia e primo anche nella storia del lungo maschile, merito del 20enne nato a Marino, in provincia di Roma.
Primo oro per l’Italia ai Mondiali di atletica, che si stanno disputando a Tokyo. Mattia Furlani si è laureato campione del mondo nel salto in lungo con la misura di 8,39, raggiunta al quinto e penultimo tentativo.
Il 20enne nato a Marino, in provincia di Roma, si migliora quindi dopo il bronzo olimpico conquistato l’anno scorso a Parigi e concede il bis iridato dopo aver vinto il titolo indoor a Nanchino lo scorso inverno con la misura di 8,30. Per l’Italia è anche il primo titolo mondiale nel lungo maschile.
L’argento è andato al giamaicano Tajay Gayle (8,34), il bronzo ai cinese Yuhao Shi (8,33). L’8,39 saltato da Furlani è il suo record personale, che conferma come il giovanissimo azzurro, che diventa il più giovane campione del mondo della storia in questa gara battendo Carl Lewis, che si laureò iridato del lungo a 22 anni nel 1983, riesca a dare il meglio nelle grandi occasioni.
Vanno in finale i due azzurri del triplo, senza particolari problemi e con l’impressione di potersela giocare in finale. Basta un salto ad Andrea Dallavalle, atterrato a 17,08 (+0.6), appena due centimetri in meno del 17,10 richiesto per la qualificazione diretta.
“Mi sono presentato qui con buone sensazioni – dice Dallavalle al sito della Fidal – e l’obiettivo di fare meno salti possibile è stato raggiunto. In finale servirà qualcosa in più, ma non ho niente da perdere. Quest’anno malgrado l’infortunio ho mantenuto la calma, sapevo che la gara più importante era a fine anno e ho recuperato bene”.
Bene anche Andy Diaz, anche se non chiude subito la pratica: nullo il primo tentativo, che va ben oltre i 17 metri, e poi secondo salto a 16,94 (+0.6) concedendo 28,9 centimetri, quindi in piena sicurezza, poi decide di fermarsi.
“La qualificazione è la cosa più difficile, però siamo tranquilli e ci vediamo in finale, sarà tutto diverso. Al primo salto non volevo sbagliare e ho sbagliato, mi sono anche fermato ma ho rimbalzato abbastanza bene, poi il secondo è stato sufficiente”, ha detto Diaz.