
Il colonnello ha ricevuto un premio intitolato ai giudici Rosario Livatino, Antonino Saetta e Giuseppe Costa, simboli di giustizia, coraggio e integrità.
Non ha fatto in tempo a rientrare dai Campionati del Mondo di atletica paralimpica, con le due medaglie d’oro vinte in India appese al collo, che già sabato il Colonello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni, vittima del Dovere, ferito e mutilato per servizio, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento intitolato ai giudici Rosario Livatino, Antonino Saetta e Giuseppe Costa, simboli di giustizia, coraggio e integrità.
“Ricevere un premio intitolato a Livatino, Saetta e Costa assume per me un significato profondo e personale – dichiara Calcagni -. Significa che la mia vita, segnata dal servizio, dal sacrificio e da sfide che avrebbero piegato chiunque, può diventare testimonianza. Significa che il dolore, la sofferenza e le ingiustizie subite possono trasformarsi in un faro per chi lotta ogni giorno, senza rinunciare alla dignità e al rispetto per sé stesso e per gli altri. È un riconoscimento che mi sprona a continuare, a vivere con coraggio e a mostrare che il vero valore di un uomo si misura nel modo in cui affronta ciò che sembra impossibile”.
La motivazione ufficiale del premio, del resto, evidenzia il percorso straordinario di Calcagni, che ha ricevuto il prezioso riconoscimento “Per aver servito l’Italia come ufficiale pilota, istruttore di elicotteri e paracadutista della Folgore, distinguendosi in missioni internazionali di pace sotto l’egida dell’ONU; per il coraggio con cui ha affrontato le gravi conseguenze di una malattia insorta dopo il servizio in Bosnia-Erzegovina, trasformando la sofferenza in testimonianza di resilienza e rinascita; per i successi sportivi conquistati come campione paralimpico del mondo, che hanno portato in alto il nome dell’Italia, in coerenza con i valori incarnati dai giudici Livatino, Saetta e Costa”.
La consegna del premio è avvenuta per mano dell’On. Carla Giuliano, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ha sottolineato come Calcagni rappresenti un modello concreto di dedizione e coraggio.