
Il carrarino può diventare il primo italiano con due finali Masters 1000 sulla terra battuta all'attivo dal 1990.
Lorenzo Musetti si unirà da lunedì in Top 10 a Jannik Sinner. Oggi intanto a Madrid, nella semifinale contro il britannico Jack Draper, punta a eguagliare un altro record dell’altoatesino e diventare il secondo italiano con almeno due finali all’attivo nei Masters 1000 dal 1990, quando sono stati introdotti questi tornei in calendario.
Già finalista a Monte-Carlo quest’anno, Musetti potrebbe diventare il primo italiano con almeno due finali giocate nei Masters 1000 sulla terra battuta. Inoltre, da quando il Mutua Madrid Open si gioca sulla terra battuta, solo Rafa Nadal è riuscito a raggiungere la finale sia a Monte-Carlo che alla Caja Magica nella stessa stagione (2009-11, 2013 e 2017). Complessivamente, dal 1990, soltanto Andrei Medvedev (1994), Marcelo Rios (1999), Gustavo Kuerten (2001), Guillermo Coria (2005) e Roger Federer (2006) hanno raggiunto la finale nei primi due Masters 1000 sul rosso in stagione.
Il suo compito non sarà semplice. Draper, che da lunedì diventerà il sedicesimo mancino in Top 5 nel ranking ATP dal 1973, ha vinto tutti i cinque confronti diretti, i primi due sull’erba da junior, gli ultimi tre sul duro nel circuito ATP.
Campione quest’anno a Indian Wells, Draper giocherà la sua prima semifinale ATP Tour sulla terra battuta. Battendo Musetti il britannico sarà il terzo giocatore nato negli anni 2000 a raggiungere una finale Masters 1000 sia sulla terra che sul cemento.
Dalla sua parte, Musetti può far valere il record di 18 vittorie e 3 sconfitte sulla terra battuta da luglio. Il carrarino, bronzo olimpico a Parigi la scorsa estate, è attualmente numero 8 del mondo in base alle proiezioni in tempo reale del ranking ATP e potrebbe salire alla posizione numero 7 superando de Minaur con una vittoria in semifinale. Ha un bilancio di 11-26 contro i Top 10 (3-2 nel 2025). Insegue la sua settima finale ATP (record 2-4), la seconda in un Masters 1000.
Anche Draper, che ha vinto 22 delle ultime 24 partite contro avversari fuori dalla Top 10 al momento del match. punta alla settima finale ATP (record 3-3), la seconda a livello Masters 1000 (dopo Indian Wells 2025). Se dovesse riuscirci, diventerebbe il secondo britannico dopo Andy Murray capace di raggiungere finali Masters 1000 sia sulla terra che sul cemento.