Il “gomito del tennista” spiegato dal presidente della società Italiana di Ortopedia e Traumatologia

La verità sul “gomito del tennista”

Luoghi comuni e false credenze

In ortopedia i luoghi comuni e false credenze sono innumerevoli. A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza.

La parola all’esperto

“False credenze e luoghi comuni in ambito ortopedico sono molto diffusi, influenzano spesso la percezione delle persone e, tra il “sentito dire” e le informazioni raccolte sulla rete, aumentano il rischio di generare confusione e falsi miti intorno a patologie le cui diagnosi e terapie hanno indicazioni spesso ben precise. Raccomandiamo di rivolgersi sempre ad uno specialista in caso di dubbi o domande riguardo sintomi persistenti o patologie conclamate ed evitare il fai-da-te” tiene a sottolineare.

Che cos’è il “gomito del tennista”

Il “gomito del tennista”, per esempio, è il termine comune per indicare l’epicondilite laterale che consiste nell’infiammazione dei tendini dei muscoli estensori dell’avambraccio, muscoli che s’inseriscono all’esterno del gomito e permettono di sollevare la mano e il polso.

Un problema non solo dei tennisti

Non soltanto chi gioca a tennis rischia di essere colpito dal cosiddetto “gomito del tennista” ma tutti coloro che, a causa della loro particolare attività sportiva o lavorativa, ripetono in modo continuativo determinati movimenti del braccio, del polso o della mano.

Un dolore che si può irradiare

Il dolore associato all’epicondilite, che in genere è più intenso durante o dopo lo sforzo, inizialmente interessa solo i tendini, ma in seguito può irradiarsi per tutta la lunghezza dei muscoli dell’avambraccio. Nei casi più gravi anche la semplice azione di afferrare degli oggetti, anche se leggeri, può risvegliare il dolore.

C’è anche il “gomito del golfista”

Una condizione simile, che però riguarda il lato interno del gomito, viene chiamata gomito del golfista o epitrocleite. Come si interviene: queste patologie richiedono diverso tempo per risolversi se non adeguatamente curate; i trattamenti fisioterapici rappresentano il primo step per la risoluzione della sintomatologia; non sono da escludere eventuali cicli di infiltrazioni.

 

 

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