Mirotic risveglia i Bulls a Houston

I tifosi della NBA sono disorientati, stravolti dalle immagini penose di Kobe Bryant affranto in panchina con le  borse de ghiaccio sui ginocchi e la spalla, e sempre più infuriati nel vedere squadre titolate  con i migliori giocatori  seduti in panchina o in borghese, anche se il massimo dell’irritazione nelle ultime ore è stato il  leggere le dichiarazioni di Tony Parker rilasciate a una radio francese in cui Le Roi anticipa che Gregg Popovich non farà scendere in campo il quintetto nella duplice sfida contro i Warrios, le due gare più attese della stagione (7 e 10 aprile).

Non si tratta , quella del cervello degli Spurs, di un pesce d’aprile, come invece quello che Andre Iguodala e i compagni hanno riservato al povero Festus Ezeli, il centro di sangue africano, facendogli credere, tutti costernati, che era stato tagliato. Popovich ne sa e ne inventa più del diavolo e  voluto forse provocare una reazione fra i suoi giocatori  o magari ingannare i Warriors sulle sue vere intenzioni, in quanto gli Spurs sono ormai l’unico ostacolo sulla strada dei campioni per battere lo storico record dei Bulls 95-96 di 72-10. Inoltre vincere significa guadagnare credito in quella che potrebbe essere la finale di Conference e magari anche la vera finale per il titolo perchè mai nella NBA due squadre avevano tenuto il loro passo.

Ad ogni modo, ricapitolando, i Nets  hanno dato riposo alla loro star (Brook Lopez),  i Clippers a Oklahoma il trio Paul-Jordan-Redick, oltre a  Blake Griffin che il club ha tentato di scambiare con Gallinari e altri giocatori dopo la storia del pugnaccio al suo trainer. Con tanto di frattura alla mano, multone devoluto in beneficienza, maxi-sospensione,  e così via. Diversa la scelta di Denver che ha deciso di non rischiare Gallinari che poteva tornare in campo dopo la duplice lesione alla caviglia destra e senza Jussuf Nurkic, fermatosi dopo due bellissime gare,  perdendo a New Orleans.
 
Dopo l’incauto riposo concesso a Kings James e Kevin Durant costata la sconfitta delle rispettive squadre, gli allenatori dei Cavaliers e dei Thunder, freschi di NBA, hanno capito che non era il caso di scherzare col fuoco e  le vittorie coi Nets e Clippers  hanno messo a tacere le polemiche  su queste scelte autolesionistiche sulle quali ovviamente  nemmeno il commissioner ha un potere d’intervento. Chi paga il biglietto e le Tv dhe sborsano palate di milioni vogliono vedere i migliori in campo, vero Mister Silver?. A lei la risposta…
 I Clippers, il cui proprietario – secondo Forbes – è il più ricco fra i 29 colleghi e  messo nelle mani del suo presidente-coach una grande liquidità (per la cronaca sono stati tenuti a riposo  a Oklahoma City 4 giocatori che che costano da soli 76 milioni all’anno!)  hanno comunque rischiato di vincere.  Avanti di 3 punti   (93-97) alla fine del 3° tempo  e grazie ai 32 punti dei rincalzi di lusso Austin Rivers (figlio del coach) e Jamal Crawford non ce l’hanno fatta. Durant che non ha gradito lo stop di Detroit e per la tensione ha sbagliato 7 triple su 8 finendo però con 31 punti, Westbrook tutto di bianco vestito ne ha segnati 26 con un dunk da urlo in rovesciata  mancando per 2 rimbalzi  la tripla-doppia n.17 e l’8.a mensile. Non si è accanito, però, per eguagliare  nell’ultimo giorno del suo fantastico marzo il record assoluto di Magic Johnson (17) e battere quello di Jordan (7). Pur segnando in questa occasione  meno di Rivers-Crawford, la “premiata ditta” ha toccato la 50.esima doppia-doppia consecutive e non c’è bisogno di altri commenti.
 
Nell’area playoff, all’Est i Magic col rientro di Nikola Vucevic (pubalgia) e il tiro di Evan Fournier ha vinto a Indianapolis la terza gara consecutiva e  i Pacers (39/36) sono tallonati adesso dai Bulls (38/37) dopo il colpo di Houston (32-20 nell’ultimo quarto!) con 7 gare davanti . E adesso non è  più nemmeno tranquilla Detroit (40/35) perchè i Pistons ora giocano a Chicago nel prossimo turno. Il calendario dei Bulls non è comunque er niente facile, dopo i Pistons viaggiano a Milwaukee, Memphis e Miami, hanno Cleveland in casa, vanno a New Orleans e chiudono all’United Center con Filadelfia. Hanno bisogno di 7 vittorie, 6 possono non bastare con 1 sconfitta in meno e una in più dei Pacers e 2/2  dei Pistons.
 
All’Ovest Houston (37/39)  messa ko dalle bombe di Mirotic (5/10 e 28 punti per il barbuto ispano-montenegrino) è passata dal 7° al 9° posto con una sconfitta in meno di Dallas e Utah (37/38) ma un calendario più favorevole (4 casalinghe e 2 trasferte) ma non deve perdere con Oklahoma alla Toyota Arena e soprattutto il match diretto a Dallas. E’ invece a buon punto Portland (40/36) che ha strappato un successo con Boston in una serata-no di Damien Lillard compensata da El Farouq Aminu una del star della nazionale nigeriana, decisivo con 28 punti e 6 triple.
 
SKY TV –  Oggi differita Thunder-Clippers  alle 15 e 22.30  ss 2HD e all 17 3 HD) e chiusura settimanale con Spurs-Raptors da San Antonio, diretta alle 2.30 (SS 1HD, Tranquillo-Pessina) di domenica 3 aprile e in differita alle 10.30  (2HD) e alle 16.15 (3HD).
RISULTATI giovedì 31 marzo – CLEVELAND-Brooklyn 107-87 (24 L.Jmes 8/11 tl8/10 4r 11a 6pe, 19 K.Love 4/8 da3 10r, 10 K.Irving 0/5 da3;18 T.Young 8r, 10 T.Robinsn 11r, 14 Boj.Bogdanovic 1/5 da3; Indiana-ORLANDO 94-114 (27 P.George 11/23 1/4 da3 8r, 12 L.Allen 11r; 25 E.Fournier 10/14 3/5 a3, 24 N.Vucevic 12/15 6r, 18 V.Oladipo); Houston-CHICAGO 100-103 (24 J.Harden 2/7 da3 tl6/8 8a,20 M.Beasley 11r, 7 D.Howard 13r; 28 N.Mirotic 5/10 da3, 21 J.Butler 8r 6a, 12 P.Gasol 10r); NEW ORLEANS-Denver 101-95 (22 L.Babitt 10r, 20 T.Douglas 10a; 24 D.Artr 4/5 da3, 10 K.Faried 12r); OKLAHOMA-LA Clippers 119-117 (31 K.Durant 1/8 da3 tl10/11 8r 5a 5pe, 26 R.Westbrook 3/7 da3 tl7/7 8r 11a 4re 5pe; 32 A.Rivers 12/19 7/9 da3, 32 J.Crawfd 5/8 da3); PORTLAND-Boston 116-109 (28 A.Aminou 6/11 da3 9r, 17 CJ McCollum 1/3 da3, 14 D.Lillard 3/16 1/6 da3 tl7/8; 22 IThomas 6/21 4/7 da3 tl6/9, 20 A.Bradey, 13 J.Crowder 10r).
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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