Cavs senza LeBron e Irving, Boston rigrazia

All’indomani della raccomandazione del Commissioner Adam Silver di non rinunciare ai multiriposo dei big per gli appuntamenti televisivi più importati, preso dopo la discussione coi board dei proprietari, c’è stata quella da parte dei Cavs di andare a Miami senza LeBron James (polpaccio), Irving (risentimento al ginocchio) e Tristan Thompson (già fermo da 4 gare per una lussazione al dito) e chiedere un sacrificio a Kevin Love influenzato. Ne ha approfittato Miami riuscendo a vincere nel supplementare e a sperare nei playoff, il veterano Deron Williams, ex All Stars e vincitore del titolo olimpico, arrivato recentemente da Dallas ha segnato 35 punti, cosa he non gli riusciva da un secolo e Kevin Love si è sbattuto ammirevolmente pagando la fatica nel tiro (1 tripla su 5). La sconfitta costa il primo posto della Eastern Conference, Boston ha battuto Brooklyn e va al comando con 52/29 contro il 51/30 dei campioni che chiudono la Regular Season in casa con i Raptors. Se vince e Boston perde può ancora arrivare al primo posto, ma è difficile che abbia una seconda occasione dopo aver sprecato la golden share  conquistata settimana scorsa nel confronto diretto a Boston. La serie si era conclusa con una vittoria netta e un 3-1 finale.

Coach Tyron Lue ha dichiarato che il riposo dei giocatori non idonei era una necessità superiore, e senza LeBron i Cavs sono una squadra di centro-classifica perchè nelle sette gare in cui ha marcato visita King James sono arrivate altrettante sconfitte. Il general manager David Griffin ha poi aggiunto che LeBron, già irritato per il sesto fallo dell’arbitraggio contro Atlanta (ma la NBA gli ha risposto che la chiamata era giusta), non è intenzionato a giocare mercoledì coi Raptors mentre potrebbe rientrare Kyrie Irving che ha problemi col ginocchio operato un anno fa.

E’ andata meglio a Portland. Ormai sicura dell’8° posto per la sconfitta casalinga di Denver di domenica, ha tenuto a riposo Lillard che sabato aveva offerto una prova stellare ( 59 punti contro Utah), McCollum e Harkless e naturalmente anche il bosniaco Jusuf Nurkic per un problema serio alla tibia. Però ha raccolto le forze, Napier ha segnato 32 punti, record in carriera, e Vonle per una disattenzione degli Spurs, una squadra nient’affatto parente di quella cinica dell’ultimo mese, si è trovato fra le mani la palla e ha segnato il tiro del successo allo scadere. In caso di due vittorie di Denver nelle prossime due trasferte di Dallas (stanotte) e Oklahoma (domani) la squadra di Terry Stotts sarà quindi prima, senza far ricorso ai risultati della serie favorevoli per tradizione ai rivali del Colorado.

Non c’era invece Klay Thompson e non c’era la concentrazione e l’intensità giusta da parte dei Warriors che nonostnate i 28 punti di Steph Curry hanno subito in casa a sconfitta n.15 contro una squadra tosta per tutta la stagione. Utah ha tenuto sotto i 100 punti l’indiscussa miglior squadra della stagione, una soglia sotto la quale Golden State non vince mai. Steve Kerr ne ha approfittato per collaudare Kevin Durant che nella sua seconda gara dopo 40 giorni d’assenza ha fatto bene. La prestigiosa vittoria non servirà alla squadra di Quin Snyder per riprendersi il quarto posto e il vantaggio del campo nei playoff perchè i Clippers hanno fatto un buon finale di stagione e battuto ieri notte i Rockets. Comunque è bene non fidarsi troppo degli Hawks che nelle ultime due settimane hanno battuto Cleveland due volte e Boston.

Incertissima la volata finale a 3 per gli ultimi due posti dei playoff all’Est. Indiana (41/40) ha vinto a Filadelfia, Chicago (41/40) ha vinto in casa di 47 con Orlando e  Miami  (40/41) è rimasta in corsa  per un filo battendo nel supplementare i Cavs. Nell’ultimo turno giocano tutte in casa, gli Hawks sono a Indianapolis, Brooklyn a Chicago, Washington a Miami. Che rischia di vanificare la grande rimonta costruita sull’asse Dragic-Whiteside, peccato Spoelstra non sia riuscito a trovare un terzo giocatore di qualità e regolarità.

 RISULTATI lunedì 10 aprile – MIAMI-Cleveland 124-121 ts (23 H.Whieside 18r, 15 G.Dragic 5r 6a; 35 Der.Williams 14/27 5/9 da3, 25 K.Love 1/6 da3 10 r, assenti L.James, K.Irving, Tr.Thompson); BOSTON-Brooklyn 114-105 (27 I.Thomas 4r 3a; 26 J.Lin 12r 4a); MILWAUKEE-Charlotte 89-78 (10 G.Antetokounmpo 11r 1a; 11 N.Batum 5r 8a, assente M.Belinelli); CHICAGO-Orlando 122-75 (17 J.Grant 11a; 14 N.Vucevic 10r); Detroit-WASHINGTON 101-105 (23 T.Harris; 33 B.Beal); Filadefia-INDIANA 111-120 (24 T.Luwawu-Cabarro 8/12, 12 D.Saric; 27 P.George 3/8 da3 , 18 M.Turner 6/8 tl6/6 13r) PORTLAND-San Antonio 99-98 (32 S.Napier tl10/11 6r 5a, 12 N.Vonleh 11 r, ne Lillard, Harlkless, assene CJ McCollum; 18 K.Leonard 8/11, 12 L.Aldridge , 7 P.Gasol /10 da3 12r; Golden State-UTAH 99-105 (28 S.Curry 6/8 da3 tl4/5 4r 4a,  16 K.Durant 0/5 da3 10r 6a; 20 G.Hill 5/7 da3 5a, 17 R.Gobert 18r); LA CLIPPERS-Houston 125-96 ( 19 C.Paul 5/12 2/3 da3 7/7tl 5r 9a, 18 B.Griffin 8r, 14 D.Jordan 6/9 11r; 14 J.Harden 3/9 1/6 da3 7r 6a, 15 M.Hazell 7/12 13r).

A cura di ENRICO CAMPANA.

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