
Questa la rubrica olimpica di analisi, sport, spettacolo, costume e un po' di pepe che Sportal.it offre per i Giochi Olimpici dal 5 al 21 agosto. Ospite: Cino Marchese!
13 agosto: un giorno particolarmente fortunato per i Giochi azzurri con due ori che sanno di nuovo e non di nuovismo, quelli di Gregorio Paltrinieri e di Gabriele Rossetti, senza scordare il secondo bronzo di Gabriele Detti ottenuto nei 1500 che passeranno alla storia come quelli del tricolore.
“La spedizione azzurra con questo ultimo grandissimo risultato alla fine ha assunto aspetti veramente positivi anche se nel complesso ci si poteva aspettare di più. Certamente però vedere un americano a fare da comparsa ai nostri non sembra vero”.
– Greg Paltrinieri è un carpigiano,anche lo sport sembra regolato dalla nemesi che dà e toglie, Dorando Petri eroe sfortunato della maratona di Londra un secolo fa veniva da Carpi che ora ci regala il figo del nuoto, espressione che lui usa spesso per sintetizzare qualcosa che piace.
“Gregorio è un ragazzo semplice, genuino e viene da una terra laboriosa e tenace. Essere accostato ad un grande della storia dei Giochi deve essere per lui un privilegio e uno stimolo”.
– Se esiste la pefezione in una gara di nuoto, lui ci è andato vicino?
“La gara è stata perfetta. Viste le partecipazioni e la concorrenza Greg era il favorito, ma questo nulla toglie alla sua grande impresa condotta con una lucidità sconcertante”.
– Quello he colpisce della sua nuotata, da quanto ho imparato come vice del mitico Aronne Anghileri nei miei primi passi in Gazzetta, è che tiene la schiena alta, sarà banale ma significa minor attrito e poi quasi non batte mai i piedi per la spinta: mi sarebbe piaciuto se la Rai avesse chiesto a un tecnico o meglio a un personaggio un parere su questa singolare tecnica.
“Non sono abbastanza tecnico per capire certe sfumature tecniche, ma una cosa è certa: questa sua postura lo aiuta molto e se riesce ad andare così forte è tutto merito suo e della sua determinazione a raggiungere questi risultati. Tu ti aspetti delle cose dalla RAI che è difficile pensare. E se il telecronista, Mecarozzi, e se l’analista Luca Sacchi sono preparati e competenti, chi sta a bordo vasca a contatto con gli atleti non lo è altrettanto e si riduce a fare domande scontate oppure a far infastidire la “Divina” che giustamente si è ribellata”.
– Greg il figo può essere un potenziale n.1 fra i grandi campioni italiani, dove lo metterebbe al momento nella sua classifica con i Rossi, Gallinari, Tamberi e
così via?
“Paltrinieri è accostabile a Tomba. Entrambi emiliani e super campioni in discipline che non c’entrano nulla con le caratteristiche della loro terra. Ma il super campione nasce così, dal nulla e non è frutto di laboratorio”.
– Vincere in quel modo è da superman, ma lui non è venuto dallo spazio ma dalla grasa Emilia.
“Gregorio è figlio dei nostri tempi. È un bel ragazzo , spigliato e aperto è quello che i suoi coetanei definiscono un figo e lui sa di esserlo, ma lo
fa con simpatia e naturalezza e non te lo fa pesare. Gli piace il basket ed è juventino per cui mi è ancora più simpatico.
– Da manager di grandi campioni cosa gli suggerirebbe per valorizzare la sua immagine senza intaccare la sua invidiabile spontaneità e la voglia di vincere a lungo cominciando dal record mondiale promesso a Rio?
“Deve rimanere quello che è. Il suo magnetismo sta proprio in questa sua normalità. Purtroppo il nuoto non è uno sport che si presta ad essere sfruttato per fini commerciali e non giustifica quell’indotto che altri sport invece hanno.Lavorandoci però forse è possibile tirarci fuori qualcosa di interessante come aveva fatto Arnold Palmer nel golf negli Stati Uniti. Divenne un simbolo per tutti perché era uno normale come tutti, ma il suo manager era un certo Mark Mc Cormack”.
– Può diventare un potenziale persoaggio n.1 fra i grandi campioni italiani, e dove lo metterebbe al mmento nella sua classifica con i Rossi, Gallinari, Tamberi e così via?
“Con Tamberi andrei un po’ cauto, lasciamolo vincere qualcosa. Ma certamente Greg è da mettere in una ristretta lista di super dove il più in alto è sempre Alberto Tomba“.
– Si professa non soltanto tifoso Juve, ma anche di di Irving e indossa la casacca dei Cavaliers e della NBA.
“Ho già detto che mi è simpatico perché è Juventino, ma dalle sue parti lo sono quasi tutti. Se gli piace la NBA è grazie al molto tempo passato negli
States e se è un grande ammiratore di Irving, non è il solo”.
– Esclusa una rivalità fra i due gemelli del nuoto, infatti il livornese Detti, altro bel personaggio consacrato da Rio, davanti alla Tv gli ha addirittura dedicato la sua seconda medaglia di bronzo tanto è forte la loro amicia consolidata in 5 anni di vita in comune.
“Davvero una bella storia. Avere due ragazzi, due potenziali rivali, così sinceramente amici è molto bello. Nuotano, scherzano, soffrono insieme, ma
quando li guardi vedi che tra loro non c’è invidia, ma solo amicizia. Sono quelle cose che accadono di rado e rendono loro stessi più veri e più uomini. È una immagine bellissima”.
– Tutti s’aspettavano che nell’intervista Rai a Federica Pellegrini dopo la staffetta e alla chiusura del nuoto, si chiedesse un giudizio su questo risultato di Greg il figo, invece niente
“Ho già detto prima che chi sta a bordo vasca a fare le interviste non può essere più banale e quando cerca di non esserlo indispettisce chiunque. Federica non è il massimo della simpatia, ma è stata più che legittima la sua reazione. Sarebbe invece stata più che giustificata una domanda che riguardasse Greg”.
– Riguardo l’ottavo posto della finale della staffetta 4×100 mista, Federica ha fatto bene a sottolieare che erano 24 anni che un quartetto azzurro non andava in finale, questo orgoglio fa capire che vuole la rivincita, in fondo potrebbe nascere una sottile rivaltà con Greg il figo, sicuramente utile al nuoto”.
“La Pellegrini ha fatto bene a sottolineare che era una vita che la staffetta azzurra non raggiungeva questo livello, ma non credo che questo significhi una rivalità che sta nascendo con Greg e soprattutto che abbia deciso di continuare”.
– Barelli ha messo le medaglie al collo ai suoi stupendi nuotatori dei 1500 quale presidente del nuoto europeo, per il presidente-senatore è stata una bella
rivincita nella guerra fredda fra lui e il CONI.
“Conosco Paolo Barelli da tempo immemorabile e lo considero un solido uomo di sport.Indubbiamente ha fatto degli errori, come tutti, ma ha sempre dimostrato dedizione al suo sport di cui è stato anche atleta di spicco. Non conosco bene i termini della sua guerra privata con il CONI e soprattutto con Giovanni(Malagò). Voglio sperare invece che questo formidabile risultato di Greg riduca le distanze e favorisca una riconciliazione altrimenti sembra la storia di un detto popolare di Pisa”
– L’analista con competenza ha fatto notare che dalla spedizione del nuoto si aspettaano più risultati del grosso della squadra per mancate semifinali e finali da parte di un gruppo di atleti dati in progresso.
“Nella vita e anche nello sport bisogna spesso accontentarsi. È giusto quello che dice Luca Sacchi ed è giusta la denuncia. Il CT del nuoto deve rendersi conto del problema e cercare dei correttivi , ma soprattutto deve costruire sullo slancio di un risultato formidabile come quello dei 1.500 sl.”
– Adesso oltre un paese di santi, navigatori, papi e cesari siamo anche un paese che nel tiro piattello può far la guerra a tutte le potenze e conquistato con
la maestria del saggio CT Benelli medaglie senza pari rispetto ad altri sport,rispetto persino agli Stati Uniti e regalato una finale tutta azzurra, la bella storia di due supermamme e Gabriele Rossetti,questo enfant prodige di Buggiano di 21 anni, che alla sua prima olimpiade, ha
fatto 16 su 16 in semifinale e finale, davvero etusiasmante.
“La grande tradizione Toscana della caccia giustifica questa situazione anche se in me crea tante perplessità perché non è una vera e propria pratica sportiva, ma qualcosa che gli assomiglia. I successi però in queste specialità non devono confondere le idee e nascondere i problemi che riguardano la riforma della gestione dello sport in Italia. In altre parole i successi sono molto graditi e devono essere inquadrati nella maniera giusta.
– Della giornata del nuoto bella la sorpresa della comparsa di Tamberi per complimentarsi con Peltronieri confessandogli di aver provato brividi come
se fosse stato lui a vincere, e poi le lacrime imprevise di Michael Pelps che entra nella leggenda con 23 ori, non ha eguagiato gli 8 di Pechino ma ne ha viti 1 più di Londra e perso solo una gara con un argento, grande la sua nuotata ma meravigliosa la sua maturità che certamente deriva dall’arrivo del figliletto che poppava sugli spalti in braccio alla bella moglie.
“Bello è stato il momento quando i due ragazzi si sono abbracciati e complimentati. Andiamo piano però. Tamberi è stato molto sfortunato però viene propinato dalla RAI come se fosse Carl Lewis. Indubbiamente ha delle grandi potenzialità, ma non facciamo di lui quello che non è ancora. I record vanno bene , ma le gare sono un’altra cosa e bisogna essere capaci divincerle. Per quanto riguarda Phelps nella notte è arrivata la notizia ufficiale del suo ritiro, ampiamente previsto come dicevo nei giorni scorsi. Anche lui ha esternato quelle emozioni che tutti abbiamo e così facendo ha aumentato la caratura del suo personaggio veramente enorme.
– Un flash sull’atletica: non si riesce a capire bene se nella sua batteria dei 100 metri Bolt abbia corso al risparmio o sia partito lento
“Non ho visto Bolt, ma lui parte sempre come se fosse lì per caso. Aspettiamo e vediamo”.
– Che giornata pazza nelle qualificazioni del basket quanda manca un turno: nel Girone B la Spagna ferma la capolista Lituania battendola di
50 punti batte la Lituania e la Nigeria ferma il volo della Croazia, per gli spagnoli però non basta, se perdono lunedì con l’Argentina potrebbero essere
eliminati dal Brasile, se questo batte la Nigeria.
“Il “Vate” (Valerio Bianchini, nda) è sempre il Vate e nel caso della Spagna ci ha preso quandodiceva che la Spagna di Scariolo parte sempre piano. D’altra parte se lo chiamiamo così una ragione deve sussistere!”
– Zaytsev è un mostro nelle murate e nelle schiacciate, il volley azzurro in crescita gara dopo gara batte per la prima volta il Brasile davanti al
suo pubblico e per 3-1, è primo nel suo girone e per la prima volta col suo terribile Ivan e Osmany Juantorena fa un pensierino alla medaglia.
“Indubbiamente la squadra di volley maschile sta giocando molto bene ed i risultati la premiano. Io però sono piuttosto perplesso da questi” Italiani”
comprati o integrati per effetto di certe leggi strane e molto discutibili. Far diventare italiani Juantorena oppure lo zar Zaytsev non mi convince e
non è certo un corroborante per il movimento di base”.
– Altra perla dell’organizzazione: rinviata di mezz’ora – senza la minima spiegazione -la premiazione della staffetta 4×100 misti americana che chiudeva le gare del nuoto; la Rai ha preannunciato di una grossa sorpresa per l’addio di Phelps e poi di malore del ranista americano, noi propendiamo per un’altra versione sarebbe intervento il potente network americano che ha acquistato i diritti del nuoto pretendendo di decidere gli orari delle gare per passare Phelps nel prime time e annunciare in diretta il suo ritiro che difatti è avvenuto su Facebook proprio durante quell’attesa snervante.
“L’organizzazione è frutto di un pressapochismo degno di questo Paese colorito e divertente, ma pieno di contraddizioni. Quando un organizzatore si lascia condizionare da qualsivoglia fattore esterno denota la sua debolezza e la sua scarsa professionalità. Al proposito vi voglio raccontare un episodio curioso che fa capire meglio cosa significano le regole in Brasile. Io personalmente ho un amico carissimo brasiliano ex buon giocatore di tennis Felipe Tavares che una volta smesso di giocare si è occupato con successo di organizzazione di eventi sportivi. Felipe si era associato ad un suo ex collega e buon tennista, Thomas Koch, e la Società si chiamò Koch-Tavares. Dopo alcuni anni avevano consolidato il nome e quando si pensava di organizzare qualcosa si pensava a loro. Un bel giorno litigarono e si divisero in maniera molto burrascosa. Cosa fece Tavares, andò all’ospizio e trovò un vecchietto che si chiamava Koch, gli diede un po’ di
soldi e se lo prese come socio senza alcun diritto sulla società. Così facendo la Società continuò a chiamarsi Koch-Tavares e lui continuò a fare i
suoi affari. Potete immaginare l’ira del vero Koch, che però informatosi su come ciò era stato possibile, non fu in grado di fare nulla. Questo è un
fatto vero che la dice lunga di come si fanno le cose laggiù”.
– Un giudice ucraino è stato cacciato dalla scherma su protesta degli italiani, è mai possibile che in un Olimpiade moderna con interessi così alti
succedano queste cose?
“Queste cose sono sempre successe e c’è ben poco da fare quando ci caschi. Succedevano spesso nell’Europa dell’Est e per anni sono andate avanti con la protezione di qualche bieco personaggio. Mi ricordo in una finale di Coppa Davis a Praga un arbitro, certo Bobinek, non chiamò il doppio rimbalzo in un match Panatta-Smid quando la palla rimbalzò quasi tre volte a danno di Adriano. Poi noi abbiamo preso Tomas Smid come direttore del centro Federale Italiano…”
– I giapponesi prima e dopo la gara fanno l’inchino al pubblico, nel judo un egiziano inkazzato ha rifiutato di stringere la mano all’israeliano col
quale aveva perso, forse converrà che il CIO inserisca nel giuramento olimpico una postilla nel quale si assicura che la politica deve restare fuori dalle gare e prenda provvedimenti esemplari
“I Giapponesi facevano l’ inchino anche quando al tempo dei Kamikaze. Quella dell’egiziano l’ ho vista in diretta. Orribile. Quando succede una cosa del
genere chi si rifiuta deve essere radiato dallo sport, son cose che non farebbe nemmeno uno sguattero”.
– Oltre al flop del pubblico nella prima settimana, ci sono anche le molte delusioni degli atleti brasiliani anche nelle specialtà dove pensavano di raccogliere medaglie.
“I brasiliani sono troppo disorganizzati per affrontare seriamente i problemi che comportano essere i padroni di casa. Tutto in Brasile mi sembra casuale e solo il carnevale sembra non esserlo”.
– Il tennis può continuare a stare nel programma Olimpico se la portoricana Puig vince l’oro del femminile e se i nomi più importanti vanno in campo per perdere?
“Che la Puig vinca la medaglia d’oro nel singolare femminile rappresentainfatti il mio “Chissenefrega” odierno e non solo non interessa a me, ma a nessuno che ha giocato”.
– Chi vincerà la medaglia d’oro del singolo maschile dopo he Del Potro ha battuto Nadal?
“Murray facile”.
– Come esperto di marketing,giusto per banale curiosità ha un particolare significato lo scatto richiesto dai fotografi ai vincitori di mordicchiare la medaglia, o è solo una moda?
“Questa abitudine di mordicchiare la medaglia mi sembra una moda volgare e brutta e basta”.
– Cosa c’è di originale in questa Olimpiade brasiliana che sembra tanto post-moderna o retrò?
“Di originale c’è ben poco. La cosa più bella è la visione a campo largo della baia di Rio, veramente spettacolare”.
– Qual è il miglior analista ingaggiato dalla Rai per l’Olimpiade?
“Non li ho sentiti tutti, ma di quelli ascoltati ho già dato il mio parere: Igor Cassina e Luca Sacchi”
– Anche in questo il basket si distingue sempre ed è riuscito a lasciare a casa Riccardo Pittis, un campione titolato, azzurro, internazionale, che parla le lingue, non infiocchetta e sviolina, commenta tecnicamente in maniera impeccabile e non usa frasi fatte”.
“Ancora una volta la RAI si è distinta per cattiva gestione delle sue risorse oppure meglio di cosa avrebbe potuto fare. Certamente Riccardo Pittis era più adatto di quelli che ha portato, ma alla base di tutto c’è che la pallacanestro in casa RAI è mal vissuta e poco praticata” .
– Siamo arrivati a 16 medaglie, di cui 5 d’oro, Sprt Illustrated ce neassegnava 5, la previsione italiana era di 18 e c’è ancora carne al fuoco, cerchiamo di capire in quali sport possiamo ancora raccogliere medaglie nell’ultima settimana.
“Sport Illustrated sicuramente non conosceva tutti gli aspetti del tiro in tutte le sue molteplici variazioni. In effetti di medaglie importanti ne abbiamo vinte poche , ma per il CONI tutto fa brodo. Possiamo ancora vincere con il Volley maschile le due pallanuoto, tavola a vela, beach volley e qualche altra specialità che non conosco.
– Conferma il “chissenefrega?” delle gare del 13 agosto?
“Adesso ne sono certo: alla medaglia d’oro del tennis femminile della Puig”.
A cura di ENRICO CAMPANA