
Il fuoriclasse della montagna ha parlato in occasione di una serata organizzata da DF Sport Specialist.
Una grande serata, quella organizzata da Sport Specialist a Barzanò, nel Lecchese. Sul palco, tra gli ospiti d’eccezione anche Simone Moro. Che è stato come sempre molto chiaro. “Se diciamo che l’alpinismo prima era bello e oggi fa schifo facciamo metà del percorso. L’alpinismo è vivo e oggi ha un’opportunità di essere ancora più vivo. Se noi diciamo alle nuove generazioni di non andare più sull’Everest ad aprile o a maggio le aiutiamo: spingiamole ad andarci ad agosto”.
“Riccardo Cassin mi disse: ‘Non sarà difficile diventare un grande alpinista per te. La cosa difficile sarà diventare un grande vecchio alpinista’. Mi stava dicendo ‘È importante che tu sogni in grande. Probabilmente hai i numeri per fare qualcosa di importante, ma ricordati di mettere come primo valore il saper diventare un grande vecchio’. Ma attenzione: non è che chi è morto in montagna non è stato un grande alpinista o è stato incosciente perché l’imprevedibilità è sempre esistita” ha aggiunto
“Se riesci a sopravvivere all’irruenza dei vent’anni e passare il filtro di quel periodo in cui ti senti immortale poi hai l’opportunità di fare un alpinismo che ti dà ancora di più. C’è un sogno per ogni età e anche nell’alpinismo i sogni cambiano. Sarebbe un grande problema se parlassimo del nostro alpinismo solo in modo nostalgico senza aiutare a sognare i più giovani” ha quindi osservato il bergamasco.