Italvolley, infuria la polemica

In mezzo alle buone notizie, forse anche superiore alle aspettative, che provengono dalle squadre italiane qualificatasi all’Olimpiade, dalla pallanuoto femminile al volley maschile, che ha triturato nientemeno che il Brasile, spicca la figuraccia della donne della pallavolo.

La qualificazione sofferta era stato un segnale, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un crollo simile: 4 sconfitte in 4 partite, 12 set persi, quasi tutti male, e uno solo vinto. Flop totale, che da una parte chiude un’era, quella dei tre quinti posti ai Giochi e del doppio titolo europeo del 2007 e del 2009, ma che dall’altro non permette alle giovani leve, come Egonu e Orro, di crescere al meglio.

Partita male, con la sorprendente esclusione di Valentina Diouf, dura poi con il ct uscente Bonitta, l’avventura è finita peggio anche a causa di un’evidente mancanza di armonia nel gruppo.

A confermarlo ecco le parole di Carolina Costagrande, un’altra delle escluse eccellenti, ma evidentemente in contatto con più di qualche ex compagna.

L’italo-argentina si è sfogata con un duro post sulla propria pagina facebook: “Sono addolorata, ho visto le mie compagne nonché amiche buttate allo sbaraglio senza strumenti per affrontare un torneo così importante. Una Nazionale con questo prestigio non può fare una figura simile all’Olimpiade. È una mancanza di rispetto per la sua storia”.

Fino a qui accuse generiche, poi però il mirino di Carolina sembra spostarsi verso Bonitta: “Ci sarebbe voluto un percorso più lineare, non quello di bruciare le giovani in questo modo. All’Olimpiade si va con il progetto migliore. Mi auguro vengano fatte le scelte migliori per ripartire”.

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