Bolt pigro, niente Maracanà

L’assenza di Usain Bolt dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi di Rio non è certo passata inosservata. La Giamaica, che ha sfilato subito dopo l’Italia guidata da Federica Pellegrini, concentra le proprie speranze di medaglia nello squadrone dell’atletica, pur venato negli ultimi tempi da qualche scandalo di troppo legato al doping, ma il 2016 di Bolt, che dovrebbe essere all’ultima Olimpiade della carriera, non è certo stato entusiasmante.

Il personaggio di Pechino e Londra punta ad un altro tris di ori, 100, 200 e staffetta corta, e forse anche per questo, per non affaticarsi e perdere la concentrazione, anche se le gare d’atletica cominceranno solo dal 12 agosto, ha deciso di disertare l’apertura, lui che a Londra aveva portato la bandiera giamaicana.

Attraverso un breve messaggio su Snapchat, l’uomo più veloce del mondo ha commentato in modo sommario la decisione di non presentarsi al Maracana: “Amici, è il momento della cerimonia inaugurale, ma io non ci sarò. Tutti gli autobus sono già partiti. Tutta la squadra è in strada, ma oggi sono troppo pigro per muovermi”. 
 

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