Per l’addio Valentino Rossi potrebbe aspettare che i circuiti siano pieni di fan

Nove titoli mondiali, 42 anni, una passione smisurata per le corse, per la velocità, per il paddock, l’asfalto e quell’odore di benzina misto a pneumatici bruciacchiati. Valentino Rossi non molla, è ancora lì, ogni weekend di gara a provare a battere se stesso, gli altri e a convincere il pubblico, il tifo e gli addetti stampa che non è lì soltanto per perdere tempo, salutare gli avversari di una vita o guardare tutti dal retro della griglia di partenza; è lì perché sente di poter dire ancora qualcosa e la sua parola conta più di tutte. È la sua vita, la sua carriera, la sua voglia di mettersi ancora con il ginocchio per terra e a 300 orari dietro un cupolino.

L’ultima parola deve essere la sua, ma un pensiero, sul suo futuro, Rossi lo sta facendo. E, per la verità… Continua a leggere l’articolo

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