L’Uruguay è un rullo, Russia ridimensionata

Si ferma al primo vero ostacolo la marcia al Mondiale della Russia padrona di casa. Già qualificati, i giocatori di Cherchesov hanno ceduto nettamente all’Uruguay nella sfida che metteva in palio il primo posto del gruppo A. A Mosca finisce 3-0 per la Celeste che vince per la prima volta nella storia tutte e tre le partite della prima fase e va a collocarsi nella parte del tabellone sulla carta più difficile.

La gara dura appena 20’, quelli impiegati dai sudamericani per imprimere la legge del più forte su un avversario sceso in campo con una formazione largamente rimaneggiata (fuori anche la stella Golovin). Al 10’ Bentancur si procura una punizione dal limite per fallo di Gazinskiy e Suarez la trasforma con un bel tiro angolato che trafigge Akinfeev, mentre 12’ più tardi i russi sono anche sfortunati sul tiro di Laxalt deviato nella propria porta da Cheryshev. L’espulsione di Smolnikov per doppia ammonizione al 35’ rende pleonastico il secondo tempo, giocato su ritmi da amichevole: Dzyuba si divora il gol che riaprirebbe la gara, poi Cavani tenta più volte la soddisfazione personale, trovandola allo scadere in tap in su respinta di Akinfeev dopo un colpo di testa di Godin.
 

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