Egitto, commiato ad alta tensione

Nonostante la storica qualificazione alla fase finale di Russia 2018, il rapporto tra Hector Cuper e la Federazione egiziana sembra doversi concludere all’insegna della tensione. I Faraoni sono stati eliminati con 90’ d’anticipo avendo perso contro Uruguay e Russia e alla vigilia dell’ultima partita contro l’Arabia Saudita, il tecnico argentino ha fatto il punto sulla spedizione, respingendo al mittente le polemiche di chi si aspettava qualcosa di più, ma anche smentendo la volontà di lasciare: “Quella contro l’Arabia Saudita sarà una partita molto importante per noi, vogliamo vincere e chiudere questa esperienza con un risultato positivo, regalando una gioia al popolo egiziano. La mia ultima partita? Non lo so, potrebbe essere oppure no, dipende da molti fattori. Non ho niente da rispondere a chi ci critica, non c’e’ rabbia da parte mia. L’unica cosa che posso dire e’ che a volte le persone hanno ambizioni irreali” ha detto il tecnico argentino, senza però specificare il destinatario dell’attacco”.

Poi una secca smentita alle voci di uno spogliatoio in subbuglio: “Se ci sono prove, portatele altrimenti non vale nemmeno la pena parlarne. In questa squadra c’è un armonia straordinaria, altrimenti non saremmo arrivati fin qui”.
 

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