Deschamps: “Abbiamo imparato la lezione”

O nella leggenda, come terzo a vincere il Mondiale da ct dopo averlo fatto da giocatore, dopo Beckenbauer e Zagallo, oppure sportivamente all’inferno, a causa della seconda sconfitta su due finali da selezionatore in due anni. Tertium non datur per Didier Deschamps, che di vigilie di finali ne ha vissute tante, ma che sa di giocarsi molto nell’ultimo atto di Russia 2018 contro la Croazia.

Il torneo è infatti iniziato con l’ombra dell’amico Zinedine Zidane, da molti indicato come prossimo ct della Francia. Portare la Coppa all’Eliseo sarebbe una bella risposta, nonostante le tante critiche ricevute sul gioco della squadra: “Nove giocatori della nazionale erano all’ultimo Europeo e sanno come è andata a finire. Quell’esperienza ci deve servire da lezione, solo attraverso una situazione difficile si ha la possibilità di migliorare” ha detto Deschamps pensando proprio al ko nell’Europeo in casa contro il Portogallo.

Eppure, a livello di età media ed esperienza, la Croazia ha qualcosa in più: “Sappiamo che nella Croazia ci sono giocatori con grande esperienza di club, mentre la nostra è una squadra giovane – ha aggiunto Deschamps – Ma durante il torneo abbiamo più volte dimostrato di poter battere squadre con più esperienza di noi. Per un professionista non c’è niente di più bello, di più forte di poter giocare nella finale dei Mondiali. Le parole chiave saranno sicurezza, serenità e concentrazione”.

 

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