L’Autodromo Nazionale Monza frena le specie esotiche invasive

Una frenata alle specie esotiche invasive

Il miglioramento della composizione e della ricchezza floristica dei boschi e la loro valorizzazione da un punto di vista ecosistemico. Sono gli obiettivi di un ampio progetto di miglioramento forestale che il Tempio della Velocità realizzerà nell’arco di cinque anni. Gli interventi riguarderanno le aree boscate in concessione al circuito all’interno del Parco di Monza e prevedono la piantumazione di quasi 6mila nuovi alberi autoctoni.

Il programma, commissionato dall’Autodromo Nazionale Monza e progettato da un pool di dottori agronomi e forestali ingaggiati dal circuito, ha ottenuto un finanziamento di circa 160mila euro da Regione Lombardia nell’ambito di un bando pubblicato dalla Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi. Il corposo studio, autorizzato dal Parco Regionale della Valle del Lambro e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e revisionato da esperti agronomi indipendenti, prevede due differenti piani di lavoro.

Il primo interesserà un’area di poco meno di 12 ettari, particolarmente degradata per i danni dovuti a una tromba d’aria, nei pressi della curva Biassono. Nella zona sono presenti delle specie esotiche invasive che, nonostante degli interventi negli anni Novanta, hanno continuato a proliferare impedendo la ricrescita delle piante autoctone e caratterizzanti del Parco.
L’impresa boschiva incaricata dei lavori effettuerà dei tagli selettivi sulle piante infestanti, sugli esemplari morti o pericolanti e conterrà allo stesso tempo la crescita degli esemplari invasivi più giovani. Le attività non riguarderanno le zone più lontane dalla fruizione del pubblico, per tutelare i rifugi e l’habitat della fauna locale. L’Autodromo metterà poi a dimora 2.610 giovani piantine di rovere, farnia, carpino bianco e altre specie ecologicamente coerenti. I nuovi impianti verranno curati per cinque anni con irrigazioni di soccorso e decespugliamenti fino alla loro completa affermazione.

Il secondo intervento ha invece lo scopo di migliorare la composizione e la ricchezza floristica del bosco, perseguendo anche la valorizzazione dell’estetica e della fruibilità dei luoghi. La superficie dell’intervento è distribuita principalmente tra le curve di Lesmo, Ascari, la Sopraelevata nord e la Alboreto. Nelle zone individuate, ampie circa 54 ettari, verranno piantati 3mila nuovi alberi autoctoni tra cui olmi, frassini e aceri. Anche per questi lotti, una volta ripuliti dalle piante morte, deperienti o invasive, si garantirà un monitoraggio dei nuovi innesti per un quinquennio affinché possano crescere rigogliosi.

Articoli correlati