F1, Lewis Hamilton e Mercedes non si danno pace

Grande dispiacere per Lewis Hamilton a Barcellona.

Il sette volte campione del mondo ha ritrovato una Mercedes competitiva, ma si è dovuto accontentare di un quinto posto pieno di amarezza. Il suo Gran Premio di Spagna è stato infatti condizionato dal contatto con Kevin Magnussen nelle prime curve e poi da un inconveniente tecnico nel finale.

Questo il giudizio di Hamilton sulla sua gara, e su ciò che avrebbe potuto regalargli senza problemi. “Prendere le gomme medie non è stato un azzardo – ha spiegato a ‘Sky Sport‘ -, del resto sono stato colpito dopo tre curve. Credo che fosse la scelta giusta, in termini di gomme. Senza quell’incidente, forse, ci saremmo potuti trovare in condizione di lottare per la vittoria. Perché oggi sulle gomme medie avevo un passo gara grandioso”.

“Giornate come questa vengono mandate per metterci alla prova”, ha aggiunto Hamilton. E d’accordo con il suo pilota è anche Toto Wolff. “Dalla prospettiva di un pilota ci sta che, dopo un contatto del genere, tu possa credere che la gara sia finita – ha spiegato il team principal della Mercedes, a proposito della comunicazione in cui il pilota aveva chiesto di potersi ritirare al terzo giro -. Sono però contento del fatto che abbiamo deciso diversamente. Intanto perché dovevamo confrontare i dati dei due piloti, che avevano diversi set-up. Poi perché aveva un passo strepitoso, poteva anche lottare per vincere”.

Quindi Wolff ha spiegato le cause del rallentamento di Hamilton, che gli è costato la quarta posizione a beneficio di Carlos Sainz. “A gara in corso abbiamo visto che c’era una perdita d’acqua. Temevamo di non arrivare al traguardo, visto che eravamo al pelo. Così lo abbiamo rallentato”, la sua confessione a ‘Sky UK’.

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