Elia Viviani si è lasciato alle spalle i dubbi

“Sono di nuovo pronto a trionfare in volate importanti”.

In procinto di partire in ritiro con Ineos-Grenadiers dopo due stagioni con più ombre che luci in Cofidis, Elia Viviani sembra aver ritrovato la condzione dei giorni migliori in vista della nuova stagione ciclistica. In un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il corridore veneto ha raccontato i motivi che lo spingono a guardare con fiducia all’immediato futuro.

“Sono di nuovo in un ambiente che conosco e in cui mi trovo bene. Nella seconda parte dell’anno, in pista, tra Olimpiade e Mondiale, ho dimostrato di essere tornato tra i migliori al mondo. Ammetto che la testa si era riempita di dubbi e insicurezze. Immagino che nel calcio, a un attaccante di alto livello, succeda lo stesso in caso resti senza segnare. Ma ora quei dubbi, quelle insicurezze, non ci sono più. Li ho spazzati via”, ha esordito Viviani.

“Non ci sono dominatori nello sprint su strada: i plurivittoriosi del 2021 sono Pogacar, Van Aert e Roglic, a quota 13. Dunque, non dei velocisti. Ce ne sono una decina molto competitivi che si sono divisi i successi. Non essendoci un padrone, in volata non si parte mai battuti. Io conto molto su Ineos che tra l’altro a Montecarlo, dove vivo, ha un supporto tecnico organizzato con preparatore, massaggiatore, dietro moto… Non devo pensare a niente se non a pedalare. Mi interessa la qualità dei successi, non la quantità: devo tornare a vincere le volate importanti”, ha concluso il velocista.

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