Rafael Leao, la confessione sul mancato trasferimento al Benfica

Articolo di Andrea Gussoni

Rafa Leao, in attesa di poter tornare in campo (potrebbe farlo nel big match contro il Napoli) si è confessato in una lunga intervista a SayLessGlobal Podcast

Rafa Leao, in attesa di poter tornare in campo (potrebbe farlo nel big match contro il Napoli) si è confessato in una lunga intervista a SayLessGlobal Podcast.

In particolare, ha rivelato un aneddoto del passato: “Avevo 8 anni e il Benfica mi voleva. Mio padre era entusiasta. Alla fine firmai, ma mio papà non aveva la macchina per portarmi agli allenamenti”.

“Il Benfica mi disse di non preoccuparmi, di firmare il contratto, e che sarebbero venuti a prendermi a scuola con un pulmino che mi avrebbe portato al campo per allenarmi”.

Le cose però non andarono così: “Il primo giorno aspettai il pullman: non arrivò mai. Il secondo e il terzo giorno, la stessa cosa. Passò una settimana e di quel pulmino non vidi nemmeno l’ombra: scoppiai a piangere. Non potevo nemmeno andare ad allenarmi. Fu allora che decidemmo di firmare per lo Sporting“.

“Qualche mese fa, mio ​​padre ha incontrato Rui Costa, l’attuale presidente del Benfica, e ci hanno riso sopra. Rui Costa gli ha detto: ‘Mi dispiace tanto per quello che è successo con tuo figlio, per non essere andati a prenderlo'”.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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