Pioli sente le voci

"Per me non esistono, le mettete voi in giro e poi mi chiedete come ci si sente".

Stefano Pioli non è sorpreso dalle critiche degli ultimi giorni: “Niente di nuovo, niente di inaspettato. Abbiamo perso una partita giocata come non volevamo giocare. Una battaglia persa, non la guerra. Ho schierato la formazione che credevo fosse la migliore, non hanno funzionato soprattutto alcuni espisodi. Abbiamo perso una partita che volevamo sviluppare e affrontare diversamente ma non ci siamo riusciti, siamo stati bravi ad analizzare la cose positive e negative per lavorarci sopra. Ripeto, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra”.

Sui nomi dei possibili successori che hanno iniziato a circolare: “Per me le voci non esistono, voi siete dei fenomeni, mettete voi in giro le voci e poi mi chiedete come ci si sente. Io e la squadra siamo concentrati sul lavoro, penso solo a fare il massimo sulla panchina dell’inter fino al 28 maggio; poi le voci è inevitabile che ci siano, ma non mi tolgono serenità né convinzione nel mio lavoro”. 

“Il nostro obiettivo è il terzo posto e non deve cambiare finché ci saranno le possibilità di centrarlo. Sono state tutte partite difficili, possiamo permetterci pochissimi errori, le partite vanno affrontate tutte con la stessa mentalità per vincere. Tenevamo molto a questa partita, dipenderà da noi se riusciremo a giocarci scontri diretti così importanti. Dobbiamo ripartire velocemente già domenica contro il Cagliari“.

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