Luka Modric ha concesso una lunga intervista concessa al programma condotto dall'ex allenatore e giocatore Slaven Bilic, partendo dai primi passi in Croazia
Luka Modric ha concesso una lunga intervista concessa al programma condotto dall’ex allenatore e giocatore Slaven Bilic, partendo dai primi passi in Croazia: “Pensavano fossi troppo basso: volevano farmi fare esercizi per allungarmi. Io però non ho mai perso fiducia in me stesso e sono andato alla Dinamo Zagabria. Da lì è iniziato tutto. Ero arrabbiato perché Corluka ed Eduardo, i miei migliori amici, avevano lasciato la Dinamo. Io volevo restare, mi trovavo bene. Poi è arrivato il mercato di gennaio e hanno venduto altri giocatori. Allora ho pensato: ‘che ci faccio ancora qui? Voglio andarmene anche io’. Il club però non voleva lasciarmi andare. Ho dovuto aspettare giugno e a quel punto è arrivato il Tottenham”.
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“Il presidente del Tottenham era stato chiarissimo con me: non c’era nemmeno una possibilità che mi lasciasse andare al Chelsea. Mi disse che l’unica squadra a cui mi avrebbe ceduto era il Real Madrid. Io, nonostante fossi consapevole della mia qualità, pensavo fosse impossibile che un club come il Real mi volesse. Poi però in estate, durante un ritiro della Croazia, mi hanno chiamato dicendomi che mi volevano portare al Bernabeu. Ero incredulo. Nonostante la promessa del presidente il trasferimento non è stato per nulla facile: io forse potevo comportarmi meglio, ma avevo la parola di Levi e volevo che la rispettasse. Avevo preso la mia decisione: ero disposto anche a non giocare più in caso mi avessero trattenuto”.
“Dopo il Real Madrid, ovunque tu vada, è un passo indietro. È innegabile, e tutti i giocatori possono confermarlo – ha concluso . Penso di essere arrivato in un club che, per la sua storia e la sua reputazione, è molto vicino al Real Madrid, e per me è la situazione più ideale che potesse capitare. Soprattutto perché sono cresciuto con il calcio italiano; il Milan era il mio club preferito: quando pensavo che un giorno non sarei potuto essere al Real Madrid, anche se non immaginavo che sarebbe successo, quando pensavo a dove mi sarebbe piaciuto giocare, il Milan era sempre al primo posto, subito dopo il Real Madrid”.