Juventus, il futuro di Adrien Rabiot è un’incognita: spunta una nuova ipotesi

Il futuro di Adrien Rabiot è ancora tutto da scrivere

Dopo cinque stagioni e un rapporto evolutosi anno dopo anno, fino ad arrivare ad indossare la fascia di capitano in alcune occasioni, Adrien Rabiot potrebbe lasciare definitivamente la Juventus. Il calciatore francese e il club bianconero non hanno ancora trovato un accordo sul possibile rinnovo e non mancano le società alla finestra, desiderose di un colpo estivo a parametro zero.

Secondo quanto riporta il ‘Corriere dello Sport’ l’entourage di Rabiot, capitanato dalla madre del centrocampista, la signora Veronique, sta valutando una nuova ipotesi, quella del Bayern Monaco. Il club bavarese potrebbe terminare la stagione senza alcun titolo in bacheca e, oltre all’allenatore, potrebbe cambiare diversi giocatori: il primo nome sulla lista dei desideri è proprio quello del francese.

Adrien Rabiot: non solo il Bayern sulle sue tracce

Il Bayern si porrà in concorrenza con almeno tre società di Premier League che già da tempo hanno manifestato interesse per Rabiot: c’è l’Arsenal, che lo vorrebbe per il salto di qualità anche a livello europeo, il Tottenham per provare a risalire la china dopo un paio di stagioni lontano dai vertici e il Liverpool, che lo vorrebbe come primo regalo da dare al tecnico che prenderà il posto di Jurgen Klopp.

Rabiot, dal canto suo, vuole onorare l’impegno con la Juventus e aiutare i bianconeri a tornare a qualificarsi per la Champions League: il calciatore classe 1995, arrivato nell’estate del 2019, vede ormai come un lontano ricordo la fatica fatta in fase di adattamento e, dopo l’esplosione definitiva nella scorsa stagione, quest’anno si è confermato come ‘fedelissimo’ dello scacchiere di Massimiliano Allegri.

Un futuro ancora in bilico

Negli ultimi mesi la madre-agente di Rabiot ha dribblato spesso la questione, spiegando che per parlare di rinnovo con i bianconeri era troppo presto e che comunque l’ultima decisione sarebbe spettata al calciatore. A quattro mesi dalla scadenza del contratto, però, il tempo stringe: tifosi e addetti ai lavori si aspettano una scelta in tempi brevi.

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