Mercato Napoli, un club si fa avanti per Lorenzo Lucca

Articolo di Ernesto Villa

I campioni d'Italia si aspettavano di più dal centravanti che però, finora, ha deluso.

Senza dubbio il Napoli di Antonio Conte si aspettava di più da Lorenzo Lucca: il centravanti si è trasferito in Campania in estate dall’Udinese in prestito con riscatto condizionato ma finora non è riuscito a lasciare il segno. Nelle gerarchie di Conte è dietro a Rasmus Højlund e con il ritorno di Romelu Lukaku sarà ancora peggio per Lucca, per questo motivo il calciatore sta pensando ad un trasferimento già nella sessione invernale di calciomercato. Nei giorni scorsi si è parlato molto di Nottingham Forest ma pare ci sia anche la possibilità che resti in Italia.

Fabio Pisacane ha chiesto a Tommaso Giulini un innesto offensivo per migliorare il reparto offensivo del Cagliari e, tra i profili valutati, c’è anche quello di Lorenzo Lucca. L’affare non è dei più semplici: il Napoli dovrebbe anticipare il riscatto del centravanti dall’Udinese per poi girarlo al club sardo, che con ogni probabilità si farà avanti con un’offerta di prestito secco fino al termine della stagione. Aurelio De Laurentiis valuterà l’operazione insieme ai suoi collaboratori e le prossime settimane saranno decisive.

A Paolo Di Canio, che per Sky nel giorno di Natale racconterà il dietro le quinte di uno dei top match del campionato più spettacolare del mondo, la Premier League, nel suo “Di Canio Premier Special – Chelsea vs Arsenal – Inside a London derby”, Sportal.it ha chiesto se per l’ex calciatore dell’Udinese non sia il caso di cambiare aria a gennaio. L’ipotesi Inghilterra, secondo Di Canio, non sarebbe l’opzione migliore per il giocatore: “No, in questo momento no. Se un giocatore soffre in Italia con la fisicità che ha Lucca, dove teoricamente dovrebbe dominare, allora in Premier League rischia di essere mangiato”.

“È alto quasi due metri, ma è troppo morbido nell’atteggiamento, troppo molle. In Inghilterra non basta l’altezza: se non sei cattivo, se non sei spigoloso, non giochi. Peter Crouch, per esempio, non era solo alto, era anche fastidioso, cattivo agonisticamente. Lucca invece spesso accetta il contatto invece di imporlo” ha detto Di Canio a Sportal.it.

“Un attaccante di quel tipo deve andare lui sull’uomo, deve colpire prima di ricevere la botta. È quanto facevano Luca Toni o Christian Vieri per esempio: prendevano posizione, si prendevano spazio, facevano sentire il peso. Lucca invece spesso aspetta la palla, prova a controllare e intanto arriva il contatto che non si aspetta. È lì che perde il duello”.

Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Bergamo, collabora con Sportal.it dal 2018 coordinando il lavoro sui social e non disdegnando le trasferte. È tra i fondatori di un'associazione giovanile che organizza eventi in provincia di Milano. Ha gusti musicali discutibili.

TG SPORT

Articoli correlati