Arrivò all’Inter nel 2000 per 30 miliardi di lire e rimase solo per 8 mesi nel capoluogo lombardo. Una meteora. Vampeta, attaccante brasiliano arrivato dal San Paolo ed attualmente presidente dell’Audax in patria, non ha lasciato ottimi ricordi ai tifosi nerazzurri.
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex giocatore ha parlato dell perché della sua breve permanenza a Milano: “Dopo un allenamento Tardelli, l’allenatore all’epoca appena arrivato, mi disse che non mi conosceva proprio. Io gli risposi che neanche io lo conoscevo e me ne andai. Rimasi 7-8 mesi all’Inter. A chiedere il mio acquisto era stato Lippi, che se ne andò dopo il primo k.o., non Tardelli. Con lui ero demotivato. Avevo delle altre chance in Italia, come Fiorentina e Roma“.
L’ex Corinthians ha raccontato anche alcuni aneddoti che hanno coinvolto il fenomeno Ronaldo: “Una volta andai a casa sua, in un condominio dove abitavano pure Dida, Roque Junior e altri. Ero già sbronzo quando andai a pigliare una bottiglia di vino dalla sua cantina. E me la scolai. Ma era il vino regalatogli da papa Giovanni Paolo II in una visita in Vaticano… Ronaldo si incazzò, voleva che gliela pagassi. Ma il vino sapeva d’aceto”.
“Ronaldo mi invitò a cena in un ristorante. Era con 5 donne. Quando li incontrai avevo già bevuto 3-4 caipirinhas e gli chiesi: “Chi sono le donne e chi sono i trans? Io voglio stare solo accanto alle donne”. Le ragazze se la risero di gusto. Ronie un po’ meno” ha poi rivelato, ammettendo di scherzare con il proprio compagno di squadra.