Stop a Zamparini: “Ipotesi poco praticabile”

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, dopo che il Collegio di Garanzia del Coni ha annullato la sentenza emessa dalla Corte Sportiva d’Appello relativa alla gara contro il Frosinone, ha annunciato che chiederà l’immediato ritorno in A dei rosanero, a spese della squadra ciociara.

Una richiesta che secondo Di Cintio, legale esperto in diritto sportivo, è poco praticabile: “Tutto può succedere, tutto è possibile. Ma secondo me è complicato visto che i campionati sono già partiti, spesso in passato l’interesse del singolo è stato ritenuto recessivo rispetto all’interesse della collettività. L’ipotesi di rigiocare le partite è poco praticabile, a differenza della richiesta di risarcimento del danno”, sono le sue parole a Il Giornale di Sicilia.

“Una beffa per il Palermo? Le motivazioni possono lasciare adito a qualche rammarico, visto che viene evidenziata una condotta sbagliata non in un partita della stagione regolare bensì in una finale playoff e che merita di essere sanzionata con l’art.17. Chiaro però che oggi non è più possibile applicarlo: e al Palermo la sanzione diversa serve a poco. Viene data una definizione di alterazione di gara in casi di questo genere. Il lancio di palloni ora è un episodio che il Collegio chiede venga sanzionato perché altera la competizione. Io ho fatto l’arbitro e nei campionati dilettantistici era abitudine tirare i palloni in campo e disturbare l’azione. In passato non veniva sanzionato”.

 

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