
2-0 per i rossoneri contestati apertamente dalla frangia più calda del tifo. I brianzoli salutano la A con l’ennesima sconfitta.
Milan-Monza 2-0
Il Milan piega il Monza in una serata amara. 2-0 per i rossoneri contestati apertamente dalla frangia più calda del tifo.
In un clima molto particolare, con i tifosi della curva di casa che non espongono striscioni, contestano apertamente e quindi lasciano lo stadio, il primo tempo si gioca a ritmi blandi. Non mancano peraltro le occasioni da una parte e dall’altra, nel finale viene anche annullata a una rete al biancorosso Keita Balde, uno dei più attivi in campo insieme con il compagno di squadra Akpa Akpro e il rossonero Christian Pulisic.
Si riparte senza Jovic e Musah (dentro Camarda e Chukwueze) e il Milan prende subito il comando delle operazioni contro una squadra che sette giorni prima, in casa contro l’Empoli, ha subito tre gol in pochi minuti all’inizio della ripresa.
È quasi un assedio quello dei padroni di casa, con Joao Costa, vice dello squalificato Sergio Conceição, che gioca anche la carta Alejandro Jimenez, in campo al posto di un difensore, Davide Bartesaghi: Nesta non cambia nulla per provare a cambiare l’inerzia e piovono occasioni, c’è una clamorosa traversa di Joao Felix e poi, prevedibile come il panettone a Natale, al minuto 19′ arriva il gol di Matteo Gabbia sugli sviluppi di un corner. Francesco Camarda ha l’opportunità dell’immediato 2-0 ma conclude alto. A venti minuti dalla fine il tecnico ospite manda in campo Castrovilli e Sensi (out Ciurria e Caprari) ma subito dopo Joao Felix sorprende Pizzignacco su punizione portando i meneghini sul doppio vantaggio. Nel finale spazio anche per Petagna, Izzo e Fofana, non per Leao, Theo Hernandez e Abraham. Gesto di grande classe e sensibilità di Nesta che nel finale fa esordire in serie A il giovane e promettente portiere Andrea Mazza: il modo migliore per finire una stagione purtroppo molto negativa per i brianzoli, che quasi sul gong sfiorano il gol con Akpa Akpro, su cui Maignan è strepitoso.