Sampdoria sul baratro, Marco Lanna: “Sono distrutto”

Sampdoria sul baratro, Marco Lanna: “Sono distrutto”

Sono i giorni più difficili per la Sampdoria, che dopo la retrocessione deve affrontare lo spettro del fallimento. Il presidente Marco Lanna in un’intervista a La Repubblica si è sfogato: “Sono distrutto, frastornato, oltre che tremendamente dispiaciuto per la nostra gente, che non ha mai smesso di cantare nemmeno a Udine, che ci ha sostenuto tutto l’anno, che non ci ha mai contestato. Oggi pensavo a Paolo Mantovani e alla sua famosa frase sui sostenitori: fino a quando canteranno, la Sampdoria non avrà mai problemi. Quante ragioni aveva. Dato il momento, aggiungo: sopravviverà a tutto. Ecco, lo scriva. Per il futuro sono preoccupato, ma una certezza c’è: con tifosi così, questo club non morirà mai”.

Sulla retrocessione: “Era annunciata in un certo senso, eppure non ci si abitua mai. E’ come la morte, non si è mai preparati. E questa è una sorte di morte sportiva, anche se le attenuanti sono tante e le difficili condizioni in cui si è lavorato sono sotto gli occhi di tutti. La retrocessione è un gigantesco pugno nello stomaco. Un macigno sul cuore, un peso che mi porterò dentro per tutta la vita”.

Sulle offerte per il club: “Le rispondo come membro del Cda: abbiamo fatto di tutto per creare condizioni favorevoli ad un acquirente, purtroppo non abbiamo noi in mano le redini del gioco. Il destino dipende da altri. Noi abbiamo apparecchiato la tavola, ora però qualcuno deve venire a mangiare. Garrone? Comunque la si giri, il salvagente più sicuro resta Garrone con la sua famiglia. E’ legato alla Samp e può ancora uscirne alla grande, da solo o con qualcuno. Un salvatore da ringraziare. Un rimpianto? Prendetemi per pazzo, ma questa squadra non era così modesta. Ci ha girato anche tutto contro, arbitri compresi. Avessimo battuto la Cremonese, ce la saremmo giocata sino alla fine”.

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