Roma-Inter: il Pagelloide nerazzurro

Il collaboratore di Sportal.it, Matteo Vigliotti, da i voti agli uomini di Luciano Spalletti.

Handanovic – 6,5: nel primo tempo tiene miracolosamente a galla la squadra con due ottimi interventi sulle conclusioni di Zaniolo e Florenzi, qualche buona uscita e un vero e proprio miracolo sulla punizione di Kolarov. Assolutamente incolpevole sulla magia di Under e sul rigore.
D’Ambrosio – 6,5: se Rocchi avesse consultato il Var al minuto 36 del primo tempo, a questo punto staremmo parlando di un’altra partita. Lo sgambetto da rigore su Zaniolo anticipa il gran cross per l’1-0 di Keità e chiude un primo tempo fornito di tanta spinta sulla destra e spunti interessanti. Cala nella ripresa, ma regge bene l’urto col gigante Kolarov. 
Skriniar – 6,5: incolpevole sul rigore, avrebbe potuto chiudere meglio su Under, ma il responsabile dell’1-1 è soprattutto Keita. Partita attenta, con qualche brivido di troppo e un recupero assolutamente miracoloso su Schick nel primo tempo che avrebbe consentito alla Roma di passare in vantaggio.
De Vrij – 6,5: le sue performance vanno di pari passo con quelle del compagno di reparto. I due centrali difensivi stravincono i duelli fisici e aerei con i piccoli (Zaniolo escluso), ma talentuosi attaccanti giallorossi. L’ex Sampdoria Schick non ha vita facile e tocca pochi palloni soprattutto per merito suo.
Asamoah – 6,5: l’ex terzino della Juventus legge bene ogni tipo di situazione, non perde un duello aereo e i passaggi anche in fase di disimpegno sono sempre precisi. Sulla corsia di sinistra crea più scompigli nella difesa giallorossa di quanto non faccia il fantasma di Perisic. Peccato solo la sbagliata lettura in occasione dell’1-1, quando il ghanese ha preferito curare Santon invece che accorciare su Under, ma gran parte del demerito va a Keita.
Brozovic – 5: grande partita del croato fino al minuto 73, quando decide di commettere una clamorosa ingenuità muovendo (solo lui sa il perché) il braccio in direzione della palla allontanata alla grande da Skriniar. Rigore netto, così come la sua insufficienza conseguente a questa sua sciagurata ‘giocata’ che annulla il bel cross per Icardi in occasione dell’1-2.
Borja Valero – 6: dopo una grande partita contro il Tottenham, il sindaco sente leggermente la stanchezza, ma non il peso di questa gara dal sapore di Champions. Prestazione senza infamia e senza lode quella dello spagnolo, che pressa a tutto campo e gestisce una quantità industriale di palloni (Lautaro Martinez – s.v.)
Joao Mario – 7: tre prove, a quanto pare, fanno un indizio. Ottima gara da parte del portoghese che si contraddistingue in mezzo all’intelligenza tattica di Borja Valero e Brozovic con qualche bella iniziativa. Ci mette lo zampino in entrambi i gol nerazzurri: nel primo allarga un gran pallone sulla destra per la corsa di D’Ambrosio e nel secondo recupera la sfera dai piedi di Santon innescando il 5 contro 3 nerazzurro che ha portato al corner del vantaggio.
Keità – 6: è in forma e si vede, ma non basta una buona condizione fisica per garantirgli la titolarità fissa. La sua partita è senza dubbio generosa e il fatto che al minuto 52 non abbia la forza per ripiegare su Under o inseguire Santon la dice lunga su quanto abbia effettivamente speso durante la partita. Si divora il vantaggio di testa a pochi passi da Olsen, lo castiga qualche minuto dopo colpendo male il pallone. (Politano – 6: a sorpresa in panchina, tenta di dare uno scossone e ci riesce, conferendo vivacità alla manovra nerazzurra. Col suo ingresso, Kolarov appare più in difficoltà in marcatura e l’Inter passa in vantaggio. Poi Brozovic ha fatto il resto)
Perisic – 4,5: pericolosità in avanti pari a 0, si scambia in continuazione la posizione con Keità, ma il risultato è sempre la solita e, purtroppo, sempre più frequente partita sotto la sufficienza. Spreca in maniera goffa il 5 contro 3 davanti a Olsen sul quale è poi nato il nuovo vantaggio ed esce al minuto 78 tra i fischi, soprattutto, del pubblico nerazzurro. (Vecino – s.v)
Icardi – 7: grande spirito di sacrificio, fa il Dzeko nel primo tempo e l’Icardi nel secondo. Lo stacco sul cross di Brozovic è assolutamente meraviglioso, da vedere e rivedere, anche se colpevolmente lasciato solo dalla retroguardia giallorossa (che ha preferito nell’occasione marcare a zona). Peccato per qualche situazione di contropiede in cui si è trovato, più volte, in fuorigioco.
Spalletti – 6,5: la sua Inter, così come a Wembley, è schierata bene in campo anche se nella prima frazione è più tecnica che tattica. Il palo di Florenzi non scompone i nerazzurri che trovano il vantaggio con Keità, ma entrano molli nella ripresa. Peccato per non aver chiuso prima la gara, ma di certo è incolpevole sulla decisione assurda di Brozovic di giocare a pallamano. Giusto l’ingresso in campo di Politano, forse un po’ in ritardo quello di Lautaro.

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