Playoff Serie C, i pronostici dei tifosi

Play off Serie C = spettatori sugli spalti. Non si tratta di un’equazione, ma i numeri in crescita negli stadi della C per i playoff sono eloquenti. Spicca un dato su tutti: i 18mila per CataniaTrapani ed è… ancora la vigilia del match. Anche gli altri stadi vanno verso il sold out. Ancora numeri: al 22 maggio con le ultime gare disputate, le presenze sono state oltre 130mila.

“Sono partiti i play off da poco più di 2 settimane – le parole di Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro – e si è visto cos’è la C con la sua identità: passione e stadi colmi di tifosi. Sono i colori delle bandiere, delle maglie, che rappresentano il nostro Paese, le nostre tradizioni, il pathos del calcio”.

Non ci sono solo i protagonisti in campo… questa volta la voce è data anche a coloro che riempiono gli stadi sugli spalti con la loro fede e passione.

Roberto Amorati è un fervente tifoso dell’Imolese da 40 anni. Non nasconde la sua emozione e il suo orgoglio per questa semifinale: “Purtroppo abbiamo un impianto piccolo per un evento così grande. Spero che dia delle idee alla società… La città ha risposto con passione a questo momento storico. Noi ci crediamo. Chi pensava di vincere a Monza per esempio? Poi, se dovessimo fermarci qui, avremmo già compiuto una grande impresa. Ma il pallone è rotondo…”.

Pietro Rebecchi detto “Pedar” tifa Piacenza da oltre 40 anni e fa parte del “Gruppo biancorosso Placentia 92”. “Vivo la vigilia con tranquillità e … alla giornata. Non faccio ‘programmi’ a lunga durata, intanto pensiamo all’ostacolo Imolese. E’ una formazione che gioca un buon calcio e fa della velocità una delle caratteristiche principali. Ho fiducia nella mia squadra che ha fatto un ottimo campionato con un gruppo coeso e di livello. Perché non sognare con un tifo come il nostro che non ha mai smesso di incitare il Piacenza?”.

Giancarlo Belleri, invece, ha già preparato sciarpa e bandiera della Feralpisalò. E’ della “Vecchia Guardia Salò” e vive la vigilia con “tranquillità – come dichiara – perché essere arrivati fin qui con i play off è un orgoglio e sosterremo i nostri colori con fair play. Applaudiamo sempre l’avversario: fa parte dell’etica della nostra tifoseria”. Applaudirà quindi Claudia Policreste, Presidente del club femminile “Mule Alabardate” della Triestina, nato nel campionato 2001-2002: più di cento donne riunite. “La nostra società in questi anni ne ha passate tante, da retrocessioni a fallimenti. Ora finalmente abbiamo una società seria con progetti concreti. Trieste merita palcoscenici importanti. Vogliamo coronare un sogno.. non diciamo altro ad alta voce ma confidiamo in un gruppo che il sogno può realizzarlo”.

Catania-Trapani è una delle partite più attese di questi play off. Il derby siciliano accende gli animi e fa sognare. Tino Cannavò, Presidente del club Barriera Battisti di Catania, è categorico: “La serie C ci sta stretta, questa piazza e questa tifoseria meritano la vittoria. Lo stadio sarà esaurito, l’entusiasmo è alle stelle. Crediamo nella squadra che non ha bisogno di motivazioni supplementari. I giocatori che possono fare la differenza? Punto su Sarno e Di Piazza”. Anche Antonino Bosco, tifoso storico del Trapani, attende con impazienza il big match: “Giochiamo contro una squadra superfavorita. Ma in un confronto come una semifinale di play off i valori si azzerano e tutto può succedere. Ho grande rispetto per l’avversaria ma anche totale fiducia in questo gruppo, che è la nostra forza, e che può scrivere una pagina storica del nostro calcio”.

Stefano Farsetti, Presidente del ‘Comitato Orgoglio Amaranto’, ci racconta la sua vigilia da tifoso dell’Arezzo: “ Lo seguo da oltre 40 anni e confesso che un clima così bello era tanto che non si viveva. C’è entusiasmo per quanto ha costruito la nostra squadra con il lavoro di un grande tecnico come Dal Canto. Ha saputo creare il mix perfetto tra giovani e giocatori di esperienza. Pronto a tifare Brunori e compagni e a dire: ‘Ci siamo anche noi’”.

Parla Liana Bendini del Centro Coordinamento Pisa club.  Tifosa del Pisa da oltre 30 anni, è addetta alle trasferte e alle gite culturali, quelle che uniscono il calcio alle bellezze delle città italiane. “La vigilia dei play off – racconta – si vive con ansia, ma anche con tanto entusiasmo e una buona dose di fiducia. Fiducia nel Pisa che ha svoltato, in particolare, nel girone di ritorno e nel lavoro in silenzio e con riservatezza di mister D’Angelo. Ha saputo creare un bel gruppo con una bandiera come Moscardelli”.
 

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