Italia, Gattuso: “Non si respira una bella aria”. Poi chiarisce su Chiesa e sul cambio modulo

Articolo di Martino Davidi

Il commissario tecnico della Nazionale ha parlato in vista delle partite contro Estonia ed Israele, valide per le qualificazioni ai Mondiali

Il commissario tecnico della Nazionale italiana Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa in vista delle partite di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Estonia ed Israele. Gli Azzurri devono continuare a vincere e sperare in un passo falso della Norvegia per la qualificazione diretta, altrimenti si passerà dai playoff.

“Noi dobbiamo pensare a fare il nostro, far sempre bene e lavorare con concentrazione. Fuori non si respira una bellissima aria in vista della partita con Israele, ma noi dobbiamo pensare al nostro. Poi se andremo ai playoff vedremo, ma per andarci dobbiamo battere Israele. Dobbiamo sempre essere pronti”.

“Mi riferisco all’ambiente che c’è fuori. Martedì andremo a Udine, sapremo che ci sarà pochissima gente e capisco la preoccupazione. Ma sappiamo anche di dover giocare, altrimenti perderemmo 3-0 a tavolino. Sicuramente dispiace vedere cosa succede, gente innocente e bambini che muoiono. Fa male al cuore. Per tutto questo non possiamo certo dire che l’ambiente sia sereno: ci saranno 10mila persone fuori e 5mila dentro. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta”.

Sulla mancata convocazione di Federico Chiesa: “È la linea che ho con tutti, ci parlo tanto e gli rompo le scatole. Con Federico c’è stata una lunga chiacchierata, sa cosa penso di lui, ma bisogna anche rispettare quel che dice il giocatore, non si sente al cento per cento e deve risolvere delle problematiche. Non c’è nessun caso o segreto”.

Sulla possibile difesa a tre: “Un allenatore deve essere bravo a fare tutto, il mio ego devo metterlo da parte, anche perché ci giochiamo tanto. A me non piace ma questo non conta, sceglieremo sempre il modulo migliore per la squadra”

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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