Morte Bergamini, caso riaperto: “Non fu suicidio”

Si riapre dopo 28 anni il caso di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre del 1989. L’inchiesta fu archiviata come “suicidio”: una tesi che non ha mai convinto la famiglia di Denis che, dopo due chiusure del caso, ha chiesto e ottenuto con l’avvocato che si facesse luce sulla sua morte.

Il corpo del giocatore verrà riesumato. Lo ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, in un’intervista a RaiSport: “Procederemo con la riesumazione del cadavere di Denis Bergamini perché vogliamo approfondire con le tecniche di cui oggi si dispone tutti i possibili aspetti di quello che non è un suicidio, non è ipotizzabile come un suicidio”. La riesumazione dei resti di Bergamini verrà effettuata il prossimo 2 maggio.

Due informazioni di garanzia sono state notificate all’ex fidanzata di Bergamini e all’uomo che era alla guida del camion che secondo la versione ufficiale investì il calciatore. 

 

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