Lugiato: “Diritti tv della Serie A opportunità per la ripresa”

Il ritorno al calcio giocato è coinciso con la ripartenza, per certi versi e come un paradosso, con la ripresa seppur lenta dell’economia italiana post Covid-19. Paradosso, dicevamo, considerando come Governo e Federcalcio abbiano dovuto lavorare per trovare una soluzione, al fine di riavviare il motore dei campionati di A, B e C ed evitare che miliardi di euro investiti dalle aziende dello sport andassero in fumo mentre il patrimonio tecnico, inteso come parco giocatori, potesse subire un ulteriore deprezzamento.

Una corsa contro il tempo che ha visto interessato il mondo del calcio non solo dal punto di vista della regolarità della stagione ma anche quello legato all’aspetto dei diritti tv. I top club, infatti, hanno dato mandato alla Serie A di valutare le offerte arrivate da vari fondi di private equity interessati. Un’opportunità per gli investitori che potrebbero avere una partecipazione rilevante nella nuova società che detiene i diritti, fondamentali per il settore soprattutto perché rappresentano la metà dei ricavi dei club. Paolo Lugiato, manager di successo, con trascorsi importanti nel mondo dello sport d’eccellenza ci ha spiegato come “Serie A e CVC Capital Partners” siano “in trattative esclusive da oltre un mese anche perché sul tavolo l’offerta che balla è di 2,2 miliardi di euro (3,4 miliardi di dollari) per il 20% della newco e per dieci campionati”.

Ma ad oggi qual è la situazione?

“CVC non è da sola perché Bain Capital e Advent International hanno formulato offerte ritenute molto interessanti. Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino ha ricevuto mandato dai club del consorzio di valutare la migliore soluzione possibile per arrivare a fine luglio con un quadro chiaro della situazione”.

Quale l’importanza di avere un partner finanziario on board internazionale in questo momento?

“Aiuterebbe la serie A a irrobustire il proprio appeal all’estero. Credo che i tempi siano molto stretti e l’urgenza del momento sia legata allo stop di tre mesi legata al Covid-19 che ha messo in ginocchio l’economia mondiale in tutti i settori”.

Dalle situazioni più difficili nascono le opportunità, conferma?

“Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno sempre e mai vedere il lato negativo del momento. Sky, adesso sotto Comcast, vorrebbe rinegoziare il contratto con la Lega Calcio Serie A. Sky, a sua volta, però deve saldare l’ultima rata da 130 milioni di euro per la stagione 2019-2020, cifra che fa parte di un contratto triennale da 2,3 miliardi di euro con scadenza 2020-21. La Serie A non ne vuole sapere ed ecco qui che nasce l’opportunità di rivedere ogni aspetto e magari portare vantaggi ad entrambe le parti. Staremo a vedere come la situazione si evolverà”.

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