La Ternana boccia Massimo Ferrero

Il futuro della Ternana è appeso a un filo. Dopo la sofferta salvezza in Serie B, resa possibile dall’esaltante rimonta compiuta sotto la gestione Liverani, i tifosi delle Fere tremano dal giorno dell’annuncio del disimpegno della famiglia Longarini.

La proprietà che regge le sorti dei rossoverdi da 12 anni ha deciso di uscire dal calcio, ma il tempo stringe e i pochi giorni che separano dalla scadenza per l’iscrizione al campionato fanno paventare il rischio della scomparsa dal calcio professionistico.

Le manifestazioni d’interesse comunque non mancano, da quella dell’ex presidente del Grosseto, ora alla Viterbese, Piero Camilli, a quella di Massimo Ferrero.

Il patron della Sampdoria ha rotto gli indugi ufficializzando la volontà di acquisire il club attraverso un appuntamento fissato con il sindaco, ma tale procedura non è stata apprezzata da Massimo Proietti, il legale della famiglia Longarini che si occupa direttamente della cessione:

“Né io né Longarini siamo mai stati contattati da Ferrero, si tratta proprio di non averlo mai sentito – le parole di Proietti riportate da Umbria On -. Lui è padrone di incontrare il sindaco, il problema è che le quote della Ternana non le cede il sindaco, ma la società: non so con quale finalità lo faccia, fosse così è una perdita di tempo. La forma d’approccio non è delle migliori per creare i presupposti di una trattativa. Diciamo che su questa mossa c’è un po’ di perplessità: staremo a vedere che succede e poi trarremo le nostre conclusioni”.

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