La regola inventata per Bologna-Juventus fa irritare Fabio Caressa

Articolo di Aldo Seghedoni

"É stato detto che la spinta con una mano non è fallo, mentre la spinta con due mani sì. Ma da quando?" ha detto il giornalista di Sky Sport.

La regola inventata fa irritare Fabio Caressa: il riferimento, palese, è al dibattito televisivo che si è scatenato dopo il rigore non assegnato alla Juventus per una spinta dal difensore del Bologna Jhon Lucumì all’attaccante bianconero Jonathan David nel corso della gara del Dall’Ara poi vinta dagli ospiti di misura grazie al gol messo a segno da Juan David Cabal nella seconda frazione di gioco. Un successo che ha consentito alla squadra di Luciano Spalletti di scavalcare i felsinei e di avvicinarsi alle prime quattro posizioni, quelle che contano per qualificarsi alla prossima Champions League.

“Siamo arrivati al punto di capire da voi se devo abituarmi a guardare un altro calcio rispetto a quello a cui ero abituato – ha tenuto a sottolineare il giornalista di Sky Sport -. Perché vedo cose che non mi interessano, sento e vedo cose che non mi interessano. Sento parlare in arbitrese e continuo a vedere situazioni che non mi interessano. Siccome è stato detto che la spinta con una mano non è fallo, mentre la spinta con due mani sì… Ma io dico: quando è nata questa regola? L’avete mai vista scritta da qualche parte? C’è una certificazione ufficiale per aiutare gli arbitri? È una domanda seria”.

Nell’attesissima sfida che ha chiuso la domenica della massima serie il Bologna era partito forte, con Di Gregorio decisivo in pochi secondi su Pobega e poi su Orsolini. Ci ha provato anche Cambiaghi, poi è cresciuta la Juventus. Bravo Ravaglia su Yildiz, che quando si è reso nuovamente pericoloso è stato chiuso da Zortea. David ha protestato dopo il sopracitato contatto in area con Lucumì, poi ha trovato la via del gol che però non è stato convalidato per fuorigioco. La partita diretta da Massa è restata estremamente vibrante, come confermato dalla traversa colpita da Zortea nel recupero del primo tempo.

La ripresa si apre con un altro episodio arbitrale, stavolta contestato dal Bologna: il possibile mani in area su iniziativa di Cambiaghi non porta al rigore. Al 64′ arriva invece il gol, e lo segna la Juventus. Yildiz crossa in area sugli sviluppi di un corner, Cabal anticipa Zortea e incorna alle spalle di Ravaglia.

I padroni di casa restano anche in dieci uomini per il rosso diretto ai danni di Heggem, che al 69′ ferma con le cattive Openda lanciato a rete, e il risultato non cambia più. Nemmeno dopo un nuovo contatto in area, stavolta tra Conceiçao e Lucumì, e i tentativi dell’ex Bernardeschi e di Openda.

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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