Oggi Karl-Heinz Rummenigge spegne 70 candeline: un compleanno importante per una figura che ha scritto pagine leggendarie del calcio mondiale
Dagli anni d’oro con il Bayern ai giorni da dirigente, Rummenigge ha attraversato il calcio da protagonista, sempre con stile e visione.
Soprannominato 'Kalle' è nato a Lippstadt, Renania Settentrionale-Vestfalia, il 25 settembre del 1955.
Chi lo ha visto giocare non lo dimentica: elegante, rapido, decisivo. Un attaccante che faceva sembrare tutto facile.
Un uomo che ha unito istinto e visione, in campo e fuori. Oggi il calcio gli deve molto più di quanto si dica.
Rummenigge è stato molto più di un bomber: è stato un simbolo, un riferimento, un costruttore di successi.
Oggi resta uno dei volti più riconoscibili del calcio europeo. E non ha ancora smesso di essere influente.
Con la maglia della Germania ha fatto la storia, contribuendo al trionfo dell’Europeo ’80 e arrivando a due finali mondiali.
Ha vissuto il calcio in ogni sua sfumatura, e in ogni ruolo ha lasciato un segno indelebile.
Quando il calcio aveva bisogno di una voce autorevole, Rummenigge c’era. Sempre diretto, spesso scomodo, mai banale.
La sua bacheca personale è pazzesca, ed è sempre stato decisivo per la sua squadra, facendosi amare da tutti.
Due Palloni d’Oro non si vincono per caso. Karl-Heinz è stato uno degli attaccanti più completi e moderni della sua generazione.
Settant’anni vissuti sempre nel cuore del gioco, anche quando ha indossato la maglia dell’Inter
Ancora oggi i tifosi della formazione nerazzurra stravedono per Rummenigge: dedizione, talento e mentalità vincente.
Rummenigge ha saputo reinventarsi: chiusa la carriera da calciatore, ha portato il Bayern Monaco ai vertici d’Europa come dirigente.
Non solo campione sul campo, ma anche figura chiave nello sviluppo del calcio tedesco ed europeo da dirigente.