Il Verona si sblocca, Sampdoria rimontata

Verona-Sampdoria 2-1

L’Hellas Verona di Cioffi conquista la prima vittoria, meritata, battendo al Bentegodi in rimonta la Sampdoria di Giampaolo che non ha ancora centrato un successo in campionato. Tre punti d’oro firmati da una sfortunata autorete dell’estremo Audero e dallo scozzese Doig a ribaltare la magnifica rete di Caputo. Classifica: Verona 5, Sampdoria 2. Prossimo turno (11 settembre): Lazio-Verona (11 settembre 18:00), Sampdoria-Milan (10 settembre 20:45)

Primo Tempo. Pronti e via, Quagliarella tira fuori il biglietto da visita, se ne va sulla destra, costringendo Montipò alla deviazione, risponde l’Hellas, due angoli senza esito. 10’: Henry, a tu per tu con Audero, si vede respingere la conclusione ma era in fuorigioco. Dopo 4 gare senza una vittoria e 2 punti in classifica a testa, Hellas pressa senza incidere non così sull’altro fronte. Ai 1700 tifosi doriani, legati da uno storico gemellaggio a quelli gialloblù, l’estremo scaligero nega la gioia della rete, miracoloso sullo stacco di un indisturbato Caputo a centro area. Veronesi avanti senza rendersi pericolosi, Caputo invece si gira in area (40’) e pennella una magnifica parabola che s’infila nell’angolo lontano, imprendibile per Montipò: 0-1 per l’urlo della tifoseria blucerchiata. Il pubblico scaligero si spazientisce, una molla per l’Hellas che al 44’ pareggia: stacco del solito Henry, alla terza rete in campionato e sempre di testa, la palla tocca la traversa, sbatte sulla schiena di Audero e finisce in rete, 1-1, stavolta l’urlo è gialloblù. Tre di recupero ma non è ancora finita. Anzi un Hellas ringalluzzito mette Lasagna davanti ad Audero che respinge il suo pallonetto, travolgendo l’attaccante: la palla “balla” in area, il “damerino” il più lesto è il biondino Doig, neoacquisto scozzese, che realizza il 2 a 1, mandando in visibilio il Bentegodi.

Secondo tempo. Entra Gunter per Dawidowicz nell’Hellas, subito pericoloso con Doig che costringe la difesa Samp a salvarsi in angolo. Non sazio lo scozzese impegna Audero in un difficile intervento. Sull’altro fronte l’ex Verre se ne va indisturbato nel corridoio centrale ma non calcia, favorendo il ritorno della retroguardia Hellas. Lasagna (11’) fallisce clamorosamente il tris, facendo tutto a menadito tranne la parte più importante: salta in uscita Audero, con la porta spalancata calcia in curva. Giampaolo cerca l’asso del pareggio, inserendo Gabbiadini e Djuricic, quindi Villar e Leris, infine Pussetto; Cioffi risponde con Kallon, Tameze, quindi De Paoli ed Hongla. Quest’ultimo in profondità per Lazovic che impegna Audero. Quindi si rifà vedere Doig, calciando sul primo palo, Audero recupera la posizione in extremis e devia. Ancora l’estremo doriano dice no a Veloso. Sull’altro fronte ecco Gabbiadini, rasoterra velenoso che finisce di un niente a lato. Finale incandescente: Lazovic, gran numero in area, calcia a botta sicura, il solito Audero è ancora miracoloso con l’aiuto della sua retroguardia. Cinque minuti di recupero, triplice fischio: 2-1.

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