"Siamo passati da 120 a 187 rigori a stagione in pochi anni: questi rigorini fanno ridere, sono dei regali" osserva l'85enne.
Paolo Casarin, uno dei migliori arbitri italiani di sempre, su CRC, radio partner della SSC Napoli, non ha utilizzato mezzi termini: “Io voglio bene agli arbitri anche adesso, ma ogni tanto li prenderei a calci nel c… . Siamo passati da 120 a 187 rigori concessi in una stagione in pochi anni. Ci sono dei rigorini che fanno ridere. Sono dei regali”.
“I rigorini non ci devono stare nelle competizioni. Non è possibile che la finale di un mondiale sia deciso da un rigorino. Nel calcio si è sempre chiamata alla massima punizione per un rigore dove l’episodio era chiaro, evidente e volontario, ovvero una cosa che non si poteva modificare alla base delle regole”.
“Le regole sono facili, sono 17 ma in realtà sono due. Lo spirito del gioco pretende che non si debba giocare in modo tale da demolire e ferire l’avversario. Quindi, bisogna fare grande attenzione ai falli e alle scorrettezze dei giocatori e che non si attenti all’incolumità dell’avversario”.
“Le regole 11 e 12 sono quelle fondamentali. L’arbitro deve essere bravo a capire se impedisce ad entrambi i giocatori di giocare e che non si danneggino a vicenda. Bisogna fare in modo che gli atleti giochino in maniera energica, senza danneggiarsi a vicenda”.