Il Diliding Dilidong: Ranieri spiega

Il ‘miracolo’ del Leicester di Claudio Ranieri è ancora l’argomento più discusso tra tutti gli appassionati di calcio. L’eroe di questa impresa, Claudio Ranieri, ha voluto raccontare tutta la propria gioia ai microfoni di Fox Sports.
 
“Una partita che mi ha fatto capire che ce l’avremo potuta fare è stata quella contro il Manchester City – ha dichiarato -. Vincere in casa del City è stato qualcosa di diverso, soprattutto farlo in quella maniera. Non abbiamo mai parlato di scudetto nello spogliatoio, ho detto ai ragazzi di giocare sempre partita dopo partita, di giocare da squadra perché gli altri sono più bravi di noi. Dicevo loro che dovevamo giocare in 11 veramente perché tutti pensano che in una squadra di calcio si giochi in 11 ma non è vero perché ogni partita due, tre giocatori te li perdi sempre. E invece io ho avuto la fortuna di avere ogni partita 11 giocatori più la panchina. Abbiamo sempre giocato in 14 e il nostro segreto è stata la continuità. Se devo fare una piccola critica alle grandi squadre è che non hanno avuto continuità, hanno avuto dei momenti bellissimi  ma poi si sono riperse. Noi invece siamo stati costanti tutto l’anno e la partita con il Manchester City è stata quella che ha dato la consapevolezza ai ragazzi che qualcosa di importante potesse succedere”, le sue parole. 
 
Il tecnico romano è anche tornato sul famoso “Diliding Dilidong”, vero e proprio tormentone in Inghilterra: “Da sempre ho fatto il Diliding dilidong, già dai tempi del Cagliari. E’ una mia forma di dire ‘svegliatevi!’, quindi diliding dilidong è un segnale. I ragazzi capiscono che c’è qualcuno che sta dormendo. Lo usano anche i giocatori: durante l’allenamento se qualcuno non sta facendo bene un’esercitazione gli altri iniziano a fargli ‘diliding dilidong’. E’ una comunione alla quale partecipano tutti”, ha poi aggiunto Ranieri. 

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